Se siete a casa guardatelo, non ve ne pentirete.
Io non conosco questo spettacolo, non l’ho ancora visto. Però ho sempre amato tutto il teatro di Paolini fin da quando, nel 1997, ne ho scoperto l’esistenza. Avevo la televisione accesa quando ho visto girare alcuni spot promozionali per uno spettacolo dedicato alla catastrofe del Vajont. Io di quegli avvenimenti sapevo ben poco, visto che erano accaduti ben sei anni prima della mia nascita. Quando ne avevo letto qualcosa sul sussidiario delle elementari ero rimasta scioccata, e ne avevo parlato con mio padre, il quale mi aveva spiegato che il problema era stato sottovalutato, perché tutti credevano che la frana si sarebbe staccata in due tempi e invece era venuta giù tutta insieme.
Ecco, questo era quanto sapevo, da un ricordo vecchissimo. E non ero nemmeno appassionata di teatro, però il modo di presentare la storia era affascinante. Quel tizio, quell’attore mai sentito, aveva l’aria di essere bravo.
La sera dello spettacolo sono uscita. Sono tornata abbastanza presto, ma sempre troppo tardi per vedere lo spettacolo, almeno se fosse andato in onda in orario. Ma, come ho letto in un commento dello stesso Paolini, quella sera erano avvenute due cose importantissime: era caduto il Governo, ed era stato assegnato il Nobel per la letteratura a Dario Fo. Per questo il telegiornale era durato molto più del previsto, e lo spettacolo era iniziato più tardi.
Per questo anche se non conosco lo spettacolo di stasera sono convinta che sarà straordinario. Paolini non mi ha mai delusa, e non credo che lo farà nemmeno questa volta. Puntiglioso nel ricercare il materiale di base, in modo che quel che dice abbia basi più che solide nei fatti realmente accaduti, è anche uno straordinario narratore, e quando ci racconta la nostra storia, fatti che dovremmo conoscere anche noi ma che abbiamo dimenticato, è semplicemente impossibile smettere di ascoltarlo.
La presentazione dello spettacolo di stasera dal sito dell’attore:
ITIS Galileo è una narrazione che riflette sul valore della ricerca ed è dedicata alla figura di Galileo Galilei, rivoluzionario per vocazione sul piano scientifico e audace nel confronto con la concretezza della tecnica. Un lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini hanno dedicato al padre della fisica moderna che appare oggi come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio. Per questo la lezione di Galileo non è solo scientifica, ma soprattutto critica.
Perché essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema. Questo lavoro indaga sulla frizione tra ragione e superstizione e sulla concreta, umana difficoltà nel mettere in discussione principi che apparivano incrollabili.
“Galileo è usato spesso come simbolo della scienza libera contro fede integralista, ma in realtà è uno che per campare fa oroscopi. Eppure ha la forza di guardare oltre. Guardare oltre il sistema di pensieri che reggeva il suo mondo. E non era un sistema di pensieri povero di immaginazione, era invece assai ricco e complesso ma Copernico, Galileo, Keplero aprono strade che lo fanno invecchiare. Accade a tutti i sistemi fondati sulle certezze di invecchiare, accadrà probabilmente a buona parte dei nostri pensieri di diventare un giorno “scaduti” e un po’ ridicoli. La storia di Galileo offre spunti e ragioni per interrogare il futuro senza l’ossessione magica di indovinarlo per forza” (M.P.).
Lo spettacolo è metafora delle difficoltà e spesso della solitudine del “fare scienza” che procede in silenzio, per tentativi e attraverso gli insuccessi. È a questo impegno che troppo spesso si confronta con l’inadeguatezza dei fondi che Marco Paolini e LA7 rendono omaggio con la diretta dai Laboratori del Gran Sasso.
E non a caso l’approfondimento che seguirà lo spettacolo, condotto da Natascha Lusenti con ospiti del mondo scientifico e con Marco Paolini, ha per titolo “L’importanza della carta stagnola”, un materiale quasi banale nel suo utilizzo quotidiano tra le mura domestiche, che però si rivela strategico in molti esperimenti complessi.
Così ITIS Galileo ha un titolo che è il nome di una scuola, con molte domande e poche risposte non univoche.
Un breve filmato con alcuni momenti dello spettacolo: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=X39Y1tlkqRU#!
IL sito di Marco Paolini: http://www.jolefilm.it/files/index.cfm?id_rst=2