SEPANG, MALESIA - Vi sembrerà assurdo, ma prima di oggi non avevano mai sentito parlare di Marco Simoncelli, tragicamente defunto durante una gara in Malesia. Che volete da noi, l'unico MotoGp che seguiamo è quello dei supervecchiacci. E poi lo sapete che siamo calvinisti e la domenica ci è vietato lavorare, inoltre temevamo l'intervento censorio e moralizzatore della Mary Whitehouse de' noantri, Vasco Rossi; la sua nuova badante russa che legge solo il cirillico deve avergli nuovamente scambiato le pillole.
SuperSic, come lo chiamavano gli amici, era a dispetto della giovane età un veterano delle due ruote: dall'età di 7 anni, quando sfrecciava per le strade di Coriano con la sua minimoto, non si è mai fermato e ha accumulato nel tempo un successo dopo l'altro. Tutto questo però ha trovato fine (come già sapete) ieri, giorno in cui, nonostante i buoni consigli del locale Tremal-Naik, ha tagliato la strada in corsa a due moto (avrete sicuramente già visto il filmato dell'incidente almeno mille volte, quindi non ve lo linkeremo) lasciando tutto il mondo del motociclismo con una domanda: ora chi darà da mangiare all'uccello che vive nella sua giacca?
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