Finalmente faccio conoscenza con questo ispettore di casa nostra,dopo tutti i thrillers scandinavi letti in questi anni ero davvero curiosa di leggere un thriller ambientato in Italia.L'epoca in cui si svolgono questi gialli non è contemporanea ma negli anni '60 con notevoli richiami ai ricordi di guerra anche del commissario stesso.Bordelli non esce dal cliche' del poliziotto un po' nostalgico,trascurato fisicamente che eccede sia nel fumo che nel cibo,solo ma aperto a relazioni fugaci quali quella con Rosa una ex-prostituta con cui ha un rapporto tutto particolare.Bordelli rispetto a Wallander forse è un po' meno melanconico ma mi sembra un personaggio un po 'troppo ricalcato su altri schemi..insomma niente di nuovo e niente che mi abbia particolarmente entusiasmato.La trama si base sul ritrovamento di cadaveri di alcune bambine nel parco Le cascine di Firenze,ovviamente l'assassino non è chi sembra possa essere e le motivazioni vanno ricercate negli orrori della guerra,una guerra allora recente,il cui ridordo spesso si fa vivo nei personaggi del libri di Vichi.Mi sono piaciuti alcuni personaggi di contorno al commissario come il nano suo amico e Piras..questo lato "umano"di Bordelli lo trovo piacevole..per il resto si legge bene ma non è un giallo perfetto..manca un po' di verve e si perde in alcune parti creando una stasi nella lettura.
voto 6