Quello che state per leggere sa dell’incredibile. Il giovane ucciso a Primavalle, in Guido di Montpellier, avrebbe pagato con la vita un figlio conteso.La notizia la si apprende dal Messaggero che racconta la vicenda. Una storia d’amore tormentata, finita. Una vicenda triste e disgraziata, una vita tormentata ed un “clan” fa nascere uno di quei odi che durano generazioni e che terminano nel sangue. In strada si sono scontrate due famiglie, due “clan” ad avere la peggio è Marco Zioni, pregiudicato. Ora le forze dell’ordine cercano 4 persone, tra loro anche il padre del bambino conteso, l’uomo pare abbia 18 anni. Il delitto si è svolto in un quartiere storico, un luogo zeppo di case abusive, una borgata romana a poca distanza da via di Boccea e dal Grande Raccordo Anulare. Si legge sul Messaggero: “Poco più di un anno fa, Marco Lo Pinto, ora ricercato dai carabinieri, e Gioia Zioni, 20 anni, si conobbero, si piacquero e si misero insieme. Ne nacque un bambino che oggi ha dieci mesi. Ma il piccolo non riuscì a tenere insieme una coppia forse senza futuro fin da principio. La ragazza, dopo una breve convivenza, volle tornare a casa dal padre, Aldo, anche lui con precedenti penali, e per qualche motivo si intestardì: l’ex compagno non avrebbe più dovuto vedere il figlio.” Liti continue tra gli Zioni ed i Pinto che abitano nella stessa zona, continui dissapori, avvocati, carabinieri e quanto altro. Poi sempre il Messaggero scrive: “Gli Zioni, il papà di Gioia, Aldo, lo zio Bruno, e il cugino della ragazza, Marco, l’uomo poi ucciso sono andati sotto casa dei Lo Pinto «a chiedere spiegazioni» con un amico. La spedizione, anziché chiarirla, ha fatto precipitare la situazione.
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Si sentivano urla e insulti: «Infami: che è ’sta storia dell’avvocato?». Marco Lo Pinto e altri familiari, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri del Gruppo Roma, guidato dal colonnello Giuseppe La Gala, sono scesi per strada e la discussione è durata molto poco. Marco Zioni, padre di due figli, titolare di un negozio di integratori alimentari per culturisti, se ne stava quasi andando quando è spuntata una pistola. Era al volante di una Smart. Uno dei componenti del clan avversario ha premuto il grilletto. Due pallottole non sono partite perché l’arma era inceppata. La terza sì. Zioni, colpito probabilmente all’aorta addominale, è sbiancato. Un parente e un meccanico della zona lo hanno messo alla meglio su un’Audi e lo hanno scaricato, andandosene subito dopo, al pronto soccorso del «Gemelli». Il policlinico è a circa tre chilometri da Montespaccato. L’uomo è morto dissanguato a pochi minuti dal ricovero. Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Elisabetta Ceniccola. I carabinieri del Gruppo Roma hanno eseguito decine di perquisizioni fino a notte inoltrata nel tentativo di stanare i Lo Pinto. Marco, il ragazzo padre, precedenti per droga, è ricercato per omicidio gli altri tre familiari.” Per ora non si sa chi ha effettivamente colpito Zioni fatto sta che Roma continua ad essere luogo di scontro e il sangue macchia indelebilmente strade e quartieri.
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