E’ cosi è accaduto, una di quelle centrali dove l’Italia attinge energia ha avuto problemi, ci si trova a meno di 300 km da Torino, a meno d 200 da Ventimiglia, insomma a qualche ora di distanza dall’Italia.
Per ora sembra si possa stare tranquilli ma non è detta l’ultima parola. ”Non e’ stato segnalato nessun rilevamento di anomalie da parte dei nostri laboratori”, fa sapere il dottor Paolo Zeppa, responsabile del settore coordinamento emergenze dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) .
L’installazione in cui si e’ verificato l’incidente (un’esplosione in un forno di fusione), ricorda l’Ispra, svolge attivita’ di trattamento e condizionamento di rifiuti radioattivi a bassa attivita’. In ogni caso l’Istituto, pur non essendo necessario vista la natura ”convenzionale e non nucleare” dell’evento, ha intensificato i controlli. Le analisi in loco, si legge nelle agenzie francesi non hanno mostrato un incremento di radiazioni associate all’incidente, cosi dichiara, Istituto per la protezione radiologica e della sicurezza nucleare (IRSN). E’ infatti stata compiuta un’”analisi preliminare su dei campioni di erba prese in cinque punti in prossimità del Centraco (l’impianto nucleare ndr) e secondo l’IRSN vi è la totale assenza di radionuclidi artificiali
La radioattività poi è molto bassa in loco ecco perchè nessuna anomalia è stata, registrata in Piemonte ed il Liguria.
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