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Maremma, alcova dei migratori

Da Nonnapapera

Ecco una bella notizia.
Riporto pari pari l'articolo del Corriere della Sera, non c'è bisogno di commenti!

Miracolo Maremma, alcova dei migratori

Osservazioni record di volatili nelle oasi del Wwf:
«Segno che il territorio è sano, almeno per ora»

Sulla zona incombe la minaccia della nuova autostrada tirrenica e del porto di Talamone

Osservazioni record di volatili nelle oasi del Wwf:«Segno che il territorio è sano, almeno per ora»

Maremma, alcova dei migratori

GROSSETO – Più che un avvistamento sembra un miracolo sospeso tra cielo e terra. «Eccole, stanno volando verso Magliano», grida Fabio Cianchi, coordinatore delle oasi maremmane del Wwf. Sono gru, una cinquantina. Si muovono, cenerine, in formazione, eleganti e fiere. Sono appena partite dalla laguna di Orbetello dove hanno trascorso la notte. Sono le 9.10 dell'11 gennaio e la giornata promette altre meraviglie in questa Maremma straordinaria, umida e selvaggia. Diventata in questo periodo una grande alcova per migliaia di uccelli migratori che stanno svernando. ANNATA ECCEZIONALE - Si annuncia un’annata eccezionale di arrivi. «Sabato e domenica inizierà il censimento – spiega Cianchi – e siamo certi che i numeri saranno sopra la media». Aumentano gru, oche e anatre selvatiche, fenicotteri, ma anche avocette, pavoncelle, chiurli. Secondo gli esperti quest’anno le oche selvatiche che hanno trovato rifugio nelle zone umide della Maremma saranno almeno cinquemila. Moltissimi anche i fenicotteri (più di quattromila), le anatre selvatiche (diecimila). Si calcola inoltre che nelle oasi e in laguna stiano trascorrendo l’inverno almeno duecento gru. «Ma sono cifre parziali – spiegano Fabio Cianchi e l’ornitologo e ricercatore Francesco Pezzo – perché solo dopo i censimenti di sabato e domenica si potranno avere numeri più precisi. Una cosa però è certa: quest’anno gli arrivi sono ottimi, un buon segnale per la Maremma. Quando ci sono questi uccelli significa che l’habitat naturale non è stato distrutto e l’inquinamento non è significativo».

Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo
Meraviglie tra terra e cielo

PROGETTI - La conta degli arrivi, anch’essa uno spettacolo, si svolgerà sabato nell’oasi di Orbetello gestita in parte da Wwf, Forestale e Provincia di Grosseto e a Burano (Capalbio), zona umida completamente gestita dal Wwf. Domenica il censimento si sposterà verso nord e toccherà le meraviglie della Diaccia Botrona (Castiglione della Pescaia) e del Padule della Trappola nel Parco Naturale dell’Uccellina. Poi da controllare ci sono centinaia di zone umide minori comunque importantissime per l’ambiente. Si guarda il cielo e si spera anche in qualche incontro eccezionale. Come quello avvenuto il giorno dopo Natale quando, sul lago di Burano, è stato avvistato un cigno selvatico. È la prima volta che accade perché solitamente questi uccelli svernano nelle zone umide della Scozia e dell’Inghilterra». Perché si sia spostato molto più a Sud resta ancora un mistero. Comunque positivo per la Maremma. «Oggi incontaminata – sottolinea Cianchi – ma ancora minacciata. Ci sono due progetti, quello dell’autostrada Tirrenica e del porto di Talamone, che potrebbero compromettere l’habitat di questi animali e distruggere un paradiso naturale conquistato con grande fatica e molti sacrifici».

articolo di Marco Gasperetti sul Corriere della Sera dell' 11-1-2011

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