Magazine Cultura

MARGARET DODDY: Aristotele e i delitti d’Egitto

Creato il 29 aprile 2011 da Aghi

More about Aristotele e i delitti d'Egitto
Aristotele detective è presente in un caso di criminalità economica, una speculazione commercial-finanziaria ai danni di Atene, di dimensioni internazionali e risvolti assassini. Ma il numero di protagonisti e comparse, in quest’ultimo intrigo di Margaret Doddy, è tanto grande, e talmente circostanziate le loro biografie intorno al nucleo centrale della trama, che l’ambientazione storica balza in primo piano: quasi che l’intento principale dell’autrice sia il racconto della vita quotidiana in Atene, metropoli del IV sec. a.C., sotto il pretesto dell’intreccio giallo. Una rappresentazione che dai crociati affollati della metropoli antica si allarga al sistema-mondo del tempo di Alessandro Magno, fino all’Egitto, civiltà così misteriosa e diversa da accendere la curiosità scientifica dello Stagirita. E Stefanos, il Watson di Aristotele, che racconta in prima persona, con un effetto di viva contemporaneità (e con un filo ininterrotto di ironia). Siamo nel 328 a.C. e Atene è affamata dalla carestia. La città sceglie Stefanos come ambasciatore da mandare in Egitto per trattare un acquisto di grano in cambio di oro. Il giovane segue la via d’acqua, piena di soste e scambi, che dal Mediterraneo, lungo il Nilo lo porterà a Menfi, dove attende un mercante greco per l’intermediazione con il satrapo Cleomenes. Durante la spedizione imbarca loro ma, con esso, un numero di strani compagni di viaggio, di messaggi minacciosi, di agguati mortali…

Scritto da millecuori alle ore 19:57 del giorno: venerdĂŹ, 29 aprile 2011


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines