Margaret Drabble – Cambridge – April 2012 (Photo credit: Chris Boland)
«Non sposarti mai per amore: ha degli effetti terribili sulle persone». È questa la perla di saggezza che Louise, la sorella sofisticata, bella e desiderata da tutti, dall’alto del suo matrimonio con un uomo tanto ricco quanto perfettamente insopportabile rivolge a Sarah, spiritosa e colta, incapace di librarsi di sopra dei suoi sogni. Sarah non ha l’avvenenza di Louise, e ne ha sempre sofferto.
Un curioso parallelo con la vita reale di Margaret Drabble, sorella “separata” (da lungo tempo non si parlano e non si scrivono) della più celebre Antonia S. Byatt.
“Il mio primo libro l’ho scritto perché mi ero appena sposata, vivevo a Stratford-upon-Avon, non avevo molti amici e mi annoiavo. Fino a quel momento ero stata impegnatissima con l’università e di colpo mi ritrovavo senza far niente. Probabilmente se quell’estate avessi trovato un lavoro non sarei mai diventata una scrittrice». È il 1963 quando Margaret Drabble scrive Voliera estiva, a soli 24 anni, ora finalmente tradotto da Astoria.
Un’epoca in cui per l’universo femminile si spalancavano nuovi orizzonti, ma non è sempre facile ed automatico abbandonare la gabbia in cui si è vissuti per volare fuori, per cercare l’indipendenza. Mentre vedi altri uccelli che da fuori cercano lo spiraglio per entrare nella gabbia!
Gran brio e battute azzeccatissime, Margaret Drabble è quello che si definisce una lettura piacevole e godibilissima, capace inoltre di mettere in moto anche qualche neurone!!
” Mi godo sempre l’arrivo a casa per quanto possa poi odiarla, una volta che ci sono. …. dopo ogni assenza penso che magari la mia famiglia sarà migliorata, anche se non migliora mai”
Margaret Drabble,
Voliera estiva, Astoria edizioni
traduzione di Marina Morpurgo
Due sorelle: Louise, bellissima e sofisticata; Sarah, spiritosa e intelligente. Il loro rapporto è da anni all’insegna dell’incomunicabilità. Louise sposa a sorpresa Stephen Halifax, ricco scrittore di rara antipatia, e i due scompaiono per mesi in viaggio di nozze. Sarah, laureata a pieni voti a Oxford, decide di trasferirsi a Londra, dove trova un modesto lavoro alla BBC e condivide un appartamento con un’amica. La vita domestica la deprime: lavare i panni, aprire scatolette di cibo non fanno per lei. D’altra parte, “se non peli tu le patate, nessuno lo fa al posto tuo”. Sarah talvolta pensa che il matrimonio potrebbe risolvere tutti i suoi problemi: non dovrebbe più andare da sola alle feste né fare un lavoro noioso nonostante la prestigiosissima laurea. Poi Louise torna, Sarah è invitata a un suo party, e comincia a percepire che il matrimonio della sorella non funziona.
Voliera estiva, scritto nel 1963, è un romanzo brillante e acuto che mostra una società dove finalmente alle donne è concessa la possibilità di un’educazione superiore. Peccato che nessuno abbia pensato cosa fare dopo di queste giovani donne. Neppure Sarah: l’idea di una carriera le pare estranea, l’alternativa classica e ancora in voga, il matrimonio, la attira e la repelle allo stesso tempo; se ci fosse, prenderebbe una scorciatoia. Ma sembra non esserci