Maria Anastasi è stata uccisa e poi bruciata. Forse gelosia. Un omicidio efferato per ora i pm della procura di Trapani hanno disposto il fermo, con l’accusa di omicidio, di Salvatore Savalli, 39 anni.
Salvatore è stato interrogato per ore e sembra che le sue parole si siano dimostrate poco credibili specie sulla narrazione della scomparsa della donna, che Savalli aveva denunciato mercoledì. Sembra infatti che Savalli, in un primo momento, avesse raccontato di trovarsi in auto nelle campagne di Erice (Trapani) con la moglie e i tre figli adolescenti, e di essere sceso dalla macchina per accompagnarli a fare pipì, poi, poco dopo si era allontanato per urinare, aver sentito uno sportello chiudersi e l’auto non c’era più.
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Mai figli hanno tradito l’uomo, sostenendo che li avesse convinti a raccontare una menzogna, loro non erano con i genitori quanto Maria è scomparsa. Poi Savilli ha raccontato, di essere andato in campagna insieme alla moglie, che doveva incontrare il suo amante per interrompere la relazione extraconiugale che la donna aveva da tempo. Ma era una bugia, un’altra infatti da mesi l’amante di Savilli viveva a casa della famiglia Savilli Anastasi.
Sembra che Savilli abbia da prima colpito con un bastone Maria e poi l’abbia bruciata.