Maria Antonietta. Una vita involontariamente eroica
di Stefan Zweig
Titolo: Maria Antonietta. Una vita involontariamente eroica
Autore: Stefan Zweig
Edito da: Castelvecchi (collana Ritratti)
Prezzo: 19,50 €
Genere: Biografia
Pagine: 428
Trama: Si narra che Maria Antonietta, di fronte al popolo affamato che invocava il suo intervento abbia detto: “Non hanno pane? Mangiassero i pasticcini!”. Battuta assai probabilmente apocrifa, ma fedele alla reputazione che gli storici hanno tramandato della Regina consorte più chiacchierata di tutti i tempi. Arciduchessa d’Austria, Maria Antonietta venne data in sposa al delfino di Francia, il futuro Re Luigi XVI, quando aveva appena quattordici anni. Trasferitasi a corte, nella reggia di Versailles, per sopperire alla solitudine, alla noia e a un matrimonio deludente, tormentato, e impossibile a consumarsi a causa delle difficoltà sessuali del Re, cominciò a vivere nelle frivolezze, dedicandosi a costosi diversivi e all’amore ricambiato per il conte svedese Axel von Fersen. Negli anni, il suo carattere, i favoritismi e le ingerenze negli intrighi di corte le inimicarono molte delle grandi famiglie dell’antica nobiltà, che contribuirono a diffondere maldicenze e dicerie sul suo conto, e a forgiare soprannomi sprezzanti come “Madame Scandale” e “l’Austriaca”.
di Claudy
La mia è una vera e propria dipendenza: una volta all’anno devo leggere qualcosa su Maria Antonietta…
La vita di questa sfortunata regina mi ha sempre affascinato e continua ad attrarmi inesorabilmente.
Ed ecco che mi imbatto nell’ennesima biografia. Ben scritta, chiara, piena di considerazioni sociologiche.
La storia è quella di una donna il cui destino è stato barattato dalla madre – l’imperatrice Maria Teresa d’Austria – in favore della “ragion di stato”. Maria Teresa gioca una partita a scacchi con i propri figli, e li piazza dove meglio crede per garantirsi alleanze e appoggi internazionali.
A Maria Antonietta toccherà il trono di Francia, dovrà essere Regina al fianco di un uomo – Luigi XVI – privo di mordente e incapace di prendere decisioni, nel bene e nel male.
Maria Antonietta inizialmente è affascinata dallo sfarzo di Versailles e si adagia nel lusso sfrenato e nel divertimento, senza rivolgere alcun pensiero verso il suo popolo, che invece – già ridotto in povertà dai regni precedenti – invoca attenzione e cura.
Il vento della Rivoluzione soffia inesorabile, ma nè Maria Antonietta, nè il suo augusto consorte hanno la sensibilità/abilità di coglierne i molteplici segnali e si lasciano travolgere.
Luigi XVI manterrà la sua flemma fino alla fine, nemmeno di fronte alla morte saprà farsi cogliere dalle emozioni.Maria Antonietta manterrà salde la sua dignità e le sue convinzioni monarchiche, fino all’ultimo cercherà di sottrarsi al destino crudele che la aspetta, mai cercando di capire il popolo, di scendere a compromessi con i tempi storici che stanno notevolmente cambiando.
Stefan Zweig è bravissimo a delineare il carattere frivolo e cocciuto di questa regina evanescente, che affascina tutti coloro che la conoscono da vicino, ma che non ha saputo capire gli eventi e modificare sè stessa per volgerli a proprio favore.
5 stelle per un libro che già cinque minuti dopo averlo finito avrei riletto molto volentieri.
Stefan Zweig: (Vienna, 28 novembre 1881- Petropolis, 23 febbraio 1942) è stato uno scrittore, giornalista, drammaturgo e poeta austriaco naturalizzato britannico All’apice della sua carriera letteraria, tra gli anni venti e trenta del XX secolo è stato uno degli scrittori più famosi del mondo.