Maria Grazia Lopardi, studiosa esperta di tematiche templari e di simbolismo esoterico, è intervenuta al Festival della Letteratura della Costa Etrusca 2011 con una dotta esposizione storica su Papa Celestino V e i suoi contatti con i Cavalieri Templari e la città dell’Aquila, dove sorge la mistica cattedrale di Santa Maria di Collemaggio.
«Le eredità di Celestino e dei Templari si uniscono nel comune ceppo della Gnosi, della conoscenza – espressione di pura evoluzione nell’eremita della Maiella dato che tanto caratterizza il suo cammino – e fanno comprendere che invero la guerra santa, quella contro il proprio ego, il re usurpatore delle leggende del Graal che ha preso il posto del vero re, l’essenza divina in ogni essere, non va combattuta “contro” ma sempre “a favore”, reintegrando l’ombra, accettando tutte le scelte rinnegate: il cavaliere nero non va sfidato, dicono le leggende del Graal, ma bisogna diventare suo amico, dunque accettarlo ed amarlo, senza giudizio. La storia ci ha riportato ad un punto in cui l’umanità si è ritrovata di fronte ad una grande scelta: ora siamo tornati allo stesso momento. Possiamo ripetere gli errori del passato o agire diversamente, possiamo essere i cristiani dell’Inquisizione e dei roghi ed i Templari della sconfitta, oppure l’Ecclesia spiritualis illuminata dallo Spirito Santo ed i Cavalieri iniziati senza nemici, quelli slittati in un’altra dimensione (o presenti nella materia per servizio, magari tra i Celestini!) allorché l’Umanità ancora una volta cadde. La scelta sarà determinata dalla forza della massa critica: se due terzi dell’Umanità accetterà di lavorare su se stessa coinvolgerà anche il terzo addormentato…»
Maria Grazia Lopardi, I Templari e il Colle Magico di Celestino (2000)
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