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Maria Pia De Vito al Jazzdor di Strasburgo con Il Pergolese insieme a F. Coutrier, A. Lechner e M. Rabbia
Creato il 10 novembre 2015 da PjazzanetworkMartedì 10 novembre in scena "Il Pergolese" sul palco del Jazzdor di Strasburgo, uno dei festival europei più attenti alle sperimentazioni e alle commistioni culturali.
A due anni dall'uscita con l'ECM dell'omonimo album, dedicato ad una intensa rilettura in chiave contemporanea dell'opera del compositore, organista e violinista barocco Giovanni Battista Pergolesi, Maria Pia De Vito continua a interpretare questo progetto sui palchi d'Europa insieme al pianista francese François Couturier, alla violoncellista tedesca Anja Lechner e al percussionista italiano Michele Rabbia.
Un lavoro di grande pregio che riunisce le quattro forti personalità artistiche con un mix sapiente di stili e linguaggi: le tessiture strumentali di François Couturier, pianista e compositore francese di grande spessore e apertura (Quartetto Tarkowsy, Anouar Ebrahem trio, Michel Portal); Maria Pia De Vito, cantante jazz da sempre attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, i cui campi di interesse si sono rivolti sia alla sperimentazione che alla ricerca sulla musica etnica, il barocco, l’elettronica e il mondo della forma canzone in ogni declinazione (Ralph Towner, John Taylor, Steve Swallow); il fraseggio e il suono inconfondibile della violoncellista tedesca Anja Lechner, co-fondatrice del Rosamunde Quartet e solista sia nel mondo della classica che della musica improvvisata (Misha Alperin, Dino Saluzzi, Vassilli Tsabropulos); Michele Rabbia, musicista poliedrico e in costante fermento nella sua ricerca sui mille possibili suoni e nelle sue possibili elaborazioni elettroniche, dalla sensibilità delicata e introspettiva che lo rende virtualmente capace di suonare in qualsiasi contesto musicale (Sclavis, Matmos, Marylin Crispell).
Commissionato in origine dalla Fondazione Pergolesi-Spontini per il festival internazionale omonimo in Jesi, il progetto rivisita la musica del grande autore barocco attraverso le arie operistiche, danze di ispirazione popolare, sonate e frammenti strumentali nonché la sacralità della sua opera più nota ultimata prima di morire: lo "Stabat Mater", che Maria Pia De Vito reinterpreta traducendone il testo in dialetto napoletano.
Con ampio spazio all’interazione istantanea dei musicisti, la vocalità barocca e il canto improvvisato di Maria Pia De Vito si uniscono alla "voce" del violoncello di Anja Lechner interagendo sulla ritmica disegnata in tempo reale da Michele Rabbia con percussioni ed elettronica aerea e “concreta” che elabora suoni naturali e di sintesi.
Come recensiva Il Fatto Quotidiano: "Una rilettura spericolata e rispettosissima dell’opera del maestro marchigiano barocco, che poi è di per sé leggenda. La voce di Maria Pia De Vito in questo mondo pergolesiano è succo di sentimenti, scoramenti, meraviglie, stupori, dolori, rabbie, compassioni, delizie e disgusti, rassegnazioni e ribellioni. Un’onda che viene e va, che ricorda e immagina, che si asciuga e di nuovo bagna. (…) Non bastasse la timbrica, la potenza, la maestria stupefacente della sua voce, la complessità mai doma delle armonie di ogni sua composizione e improvvisazione, a lasciarci stupefatti resterebbe comunque la profonda, critica, spietata coscienza delle sue scelte formali che fa di Maria Pia De Vito molto più di una bravissima cantante di jazz."
INFO/LINK
Jazzdor Festival http://www.jazzdor.com/event/sylvie-courvoisier-mark-feldman-il-pergolese/
YouTube https://www.youtube.com/watch?v=iBXTnjJMx0o
www.mariapiadevito.com
CONTATTI
Ufficio Stampa Maria Pia De Vito
Fiorenza Gherardi De Candei
Tel. +39 328 1743236
E-mail [email protected]
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