E' da poco finita la Milano Fashion Week. Io per impegni lavorativi e per la distanza logistica non sono potuta essere presente, ma vorrei comunque approfittarne per dedicare uno spazio sul mio blog alle collezioni invernali ed ai brand che più mi piacciono. Inizio oggi con la nuova collezione fall/winter 2013/14 di Mariagrazia Panizzi, che mi ha particolarmente colpita. Si tratta di una fusione di vintage e avanguardia, che mischia sapientemente la femminilità e la vezzosità degli abiti d’epoca alla forza e alla grinta della modernità.
Un viaggio tra stampe british e austere, rappresentazioni provocatorie ed esotiche e texture che spaziano dalla leggerezza e frivolezza della georgette al caldo avvolgente delle lane. Linee fluide e morbide o geometriche e pulite giocano con la silhouette della donna per esaltarla con uno stile accattivante ma femminile, sempre glamour. La tavolozza dei colori si tinge delle sfumature dell’autunno e i materiali e le lavorazioni, sempre tese alla sperimentazione, sono accompagnate dalla consueta abilità artistica, capace di rendere l’uso di tessuti diversi un lavoro sartoriale unico nel suo genere.
Un look per una donna che ha imparato a farsi valere, anche attraverso i propri abiti. Perché, proprio come sottolinea Mariagrazia Panizzi, “Ci sono momenti in cui una donna ha bisogno di piccolo aiuto per sentirsi forte”.
La collezione si divide in quattro principali fili conduttori: matrix, plaid, avant garde e new old .
Matrix : il primo tema è decisamente grintoso e dark, rigorosamente dominato dal nero notte. Linee semplici e minimal, talvolta asimmetriche, ma sempre sobrie, che si mischiano a borchie, frange e catene in un pungente mix di grinta ed eleganza. Una carrellata dall’anima rock con quel tocco di aggressività e forza di cui tutte le donne ogni tanto sentono il bisogno. È questa la sensazione che trasmette la linea Matrix non appena si indossa, audacia e voglia di essere viste un po’ più forti, senza perdere mai di vista gusto ed eleganza.
Plaid: il secondo tema evoca uno spirito british con i suoi contrasti tra tessuti gessati e madras non pettinati, l’opposizione di generi e spessori e i colori sobri, educati, dall’ antracite al rosso, dal verde scuro al grigio fumo di Londra, con un tocco di nero. Il taglio è decisamente maschile, nato dalla ricomposizione e rivisitazione dei capi che sembrano rubati al guardaroba degli uomini. Le gonne, i pantaloni e le giacche assumono così forme particolari: a sigaretta o a sbuffo, gonne a palloncino o a tubo. Cravatte, polsini e gilet conferiscono un finish originale e inconsueto.
Avant garde: il terzo tema è trafugato dagli anni 30 e 40 rivisitati in chiave moderna. Un inno al decoro e al bon ton vecchio stile, consacrato dalla scelta di tre colori dominanti: senape, verde bosco e prugna. Tagli rigorosi e d’avanguardia riportano poi lo stile dall’austerity age alla modernità. Un tema che riscopre la capacità di essere femminili in abiti austeri, grazie ai tailleur che sottolineano la silhouette e alla cura maniacale dei particolari, come i bottoni e le fibbie in metallo, appositamente irregolari e anticati grazie alla lavorazione galvanica, capace di donare all’oro un’antica sfumatura rossastra. Cura dei dettagli che ritorna anche nei filetti, rigorosamente tagliati a mano .
New old: Parola chiave del quarto tema è “ricreare”. Ripescare dal vecchio per ottenere qualcosa di nuovo, attraverso sperimentazioni di tessuti diversi e tagli innovativi. Georgette appaiono sotto strati di calda lana, arricchiti da particolari in pelliccia ecologica, che fanno capolino dai colli e dai cappucci. Un sapore vintage e femminile all’ennesima potenza che ci ricorda un vecchio baule da cui riscoprire il profumo dei colori invecchiati e polverosi come il cannella.
La femminilità esaltata e sofisticata di questa linea non dimentica però l’originalità, grazie alla miniserie Pitone. Tute, abiti, maglie oversize e leggings che ricreano l’effetto rettile attraverso il jersey lavorato a daino e sovrastampato, frutto di un attento studio di finissaggi.
Cappotti : fiore all’occhiello di questa stagione autunno-inverno non possono che essere poi i cappotti, dai tagli molto puliti e geometrici dai quali spunta qua e là un soprabito eccentrico fatto di tasche, pieghe, coulisse e mantelline. Petrolio, verde bosco, antracite a riassumere lo stile inconfondibile della collezione.
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