Mariangela: “non so cucinare, non so stirare, non so pattinare, non so guidare, non so nuotare… non sono modesta, ma da attrice fingo! ”
I critici: “è una scheggia!”.
Mariangela: “…me lo sono guadagnata… approfondire me stessa, migliorarmi… me lo ha permesso questo mestiere.
L’amore? Importante, tuttavia mai compromessi…. meglio sole, non è il massimo, ma ci si può riuscire…
Figli? Sono dotata di un sano egoismo e potrei fare solo l’attrice… amo i figli degli altri e sapevo che non sarei mai stata una brava madre o una perfetta donna di casa… ho dato me stessa per il teatro, nessun rimpianto!
Il trionfo finale in scena è tutto e mi rende felice…
Sono una perfezionista incallita, una prima della classe, con gli anni ho preso l’abitudine di avvantaggiarmi e arrivo alle prove a teatro già con la parte a memoria, devo essere preparata…
Mi commuovo come una pazza, per tutto, sia nel privato che in pubblico…
Amo l’ironia, sono passionale….
Perché il teatro? Invecchiando non si può fare cinema in Italia, non ci sono ruoli, invece a teatro posso…
Adoro andare al cinema e vedo tutto!
Televisione? Un mezzo fantastico…guardo film, intrattenimento in terza serata… la fascia pomeridiana non è eccelsa.
Da bambina sognavo fare la ballerina. Ho avuto un’infanzia turbolenta e quindi ero incentivata a diventare qualcuno… sapevo disegnare, canticchiare… ero molto silenziosa da piccola e sapevo che mi sarebbe successo qualcosa… frequentavo il bar Giamaica a Milano, pieno di artisti e considerato luogo di perdizione.
Lì mi sono formata…
Ho usato più cuore che testa… se credo in Dio?… così, così… approfondirò da vecchia….
Detesto chi mi dice: “ha temperamento”!
Lavia: “Aveva il pregio di essere nata imparata e per capirlo ci vuole tutta la vita!”.
Che dire!
Una donna con le idee chiare sin da piccola, che ha ben coltivato il suo lato maschile e quindi troppo indipendente per fare compromessi di moglie e di madre.
Forse è questo è il motivo per il quale non si è mai sposata.
Una persona seria in scena e nella vita privata che ha dedicato sé stessa per l’arte e ha dato tutto.
Solamente questo “può” fare una vera artista!
Una donna fuori dalle convenzioni.
Ha messo d’accordo persino critica e pubblico.
Personalmente la ricordo sin da bambina per le immagini del film “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” e devo dire che l’ho sempre preferita nelle parti comiche.
Donna di grande ironia, come Monica Vitti, capace di ridere di sé stessa e scherzare con tutti.
Definita “anti-diva”.
Era infaticabile per raggiungere la perfezione, non si considerava mai “arrivata” .
Ingenui tali giornalisti che cercano paragoni con un artista del passato o cercano subito un erede per il futuro.
Ogni artista è unico, in quanto persona unica.
Non lascia eredi, solo tracce visibili nel cinema e atti teatrali che scompaiono appena sono stati compiuti.
L’arte effimera del teatro!
Ci mancherà la sua serietà e coerenza, forse troppa coerenza.
di Cristina Capodaglio