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Marie Antoinette

Da Saraferrariphoto @SaraFerrariPhot
Premessa: non conosco nei minimi dettagli la vita di questo personaggio, quindi se sbaglio qualcosa non fatemene una colpa, in fondo, errare è umano.
Marie Antoinette
Maria Antonietta, anzi, Marie Antoinette nacque a Hofburg (di Vienna), il 2 novembre 1755. Penultima figlia dei sedici figli di Maria Teresa d'Austria e di Francesco Stefano di Lorena, condusse un'infanzia spensierata, durante la quale la sua educatrice, la contessa Brandeiss la viziò concedendole ogni minima cosa.
Dopo la morte dell'imperatore nel 1765, i progetti matrimoniali di Maria Teresa per i figli vennero quasi totalmente distrutti da un'epidemia di vaiolo che colpì la famiglia imperiale.
Marie Antoinette venne utilizzata dalla madre per cementare la neo alleanza con la Francia, acerrima nemica dell'Austria. Dopo lunghissime trattative si giunse al fidanzamento di Marie Antoinette con Luigi Augusto, delfino di Francia, ufficializzato il 13 giugno 1769.
Dopo tre mesi per l'organizzazione della cerimonia, il 19 aprile 1770 vennero celebrate le nozze di procura.
Marie AntoinetteDue giorni dopo la Delfina di Francia lasciò definitivamente Vienna. Dopo due settimane di viaggio raggiunse Shuttern, sulla sponda del Reno opposta a Strasburgo. In un padiglione si svolse il remise, cerimonia durante la quale Antoinette abbandonò le vesti austriache per indossarne di francesi. La delfina si congedò dal seguito austriaco e venne accolta da quello francese, capeggiato dalla contessa de Noailles, nominata "Gran Maestra della Casa delle delfina".
Il corteo riprese verso Compiègne, dove la delfina era attesa dalla corte francese, fra cui re Luigi XV e il delfino.
Le nozze vennero celebrate a Versailles il 16 maggio. Dopo cena, avvenne la cerimonia del coucher a cui doveva assistere l'intera corte. La coppia entrò nel letto e l'arcivescovo benedì il talamo. Alla fine di tutto ciò la coppia venne lasciata da sola ma il matrimonio non venne consumato.
Marie Antoinette non era vista di buon occhio dalla maggioranza della corte francese, che alle sue spalle, la definivano "l'Austriaca". Ciò era dovuto al fatto che la corte e il delfino stesso erano stati cresciuti nell'odio verso l'Austria. Presto Marie Antoinette comprese che che il marito l'aveva sposata solo perchè costretto e che l'alleanza franco-austriaca non era ben vista a Versailles. Tali pregiudizi provenivano anche dal fatto che Luigi Augusto non aveva ancora sfiorato la moglie a causa di un blocco psicologico dovuto all'educazione bigotta.
Con il passare del tempo e gli attenti consiglia di Maria Teresa d'Austria alla figlia, la delfina riuscì a conquistare la simpatia di Luigi.

Marie Antoinette

Madame Du Barry

Nel frattempo, le Mesdames spinsero gli eredi al trono ad un'ostilità contro Madame Du Barry, l'amante del re.
Marie Antoniette decise di non rivolgere la parola alla favorita del re, procurandosi un deciso rimprovero da parte della madre perchè il suo comportamento stava mettendo in crisi l'alleanza franco-austriaca. Il 1° gennaio 1772 la delfina rivolse a Madame Du Barry queste uniche parole:
"C'è molta gente oggi a Versailles"
L'8 giugno 1773 una folla entusiasta salutò l'ingresso degli eredi al trono di Francia a Parigi. La festa raggiunse l'apogeo quando la coppia si mostrò sul balcone delle Tuileries.Il 22 giugno 1773 il delfino presentò a Luigi XV "sua moglie" affermando che era riuscito a consumare il matrimonio; in realtà egli deflorò soltanto la delfina, senza riuscire a completare l'atto sessuale.
Poco tempo dopo Luigi XV si sentì male dopo una partita di caccia; aveva contratto il vaiolo. In pochi giorni morì lasciando il regno nelle mani di Luigi Augusto. Il 10 maggio 1774, Marie Antoinette divenne regina di Francia.

Marie Antoinette

Immagine tratta da "Lady Oscar"

In poco tempo, a causa delle sue mancanze di rispetto, la regina si inimicò l'antica nobiltà di corte. Venne accusata di voler influenzare la politica del marito, anche se i ministri del re era ben decisi a non permettere intrusioni di una regina austriaca.Nella sua vita privata, la regina era una donna insoddisfatta; sotto una facciata di allegria, nascondeva la malinconia di una donna frustrata.Nel 1775, il programma economico del ministro Turgot provocò agitazioni in quasi tutta la Francia. Fu questa l'occasione in cui a Marie Antoinette fu attribuita, falsamente, la frase: "Se non hanno pane, che mangino le brioches!".Lo stesso anno la contessa d'Artois (sua cognata), diede alla luce un figlio. Le popolane presenti a corte quel giorno insultarono la regina, che raggiunte le sue stanze, scoppiò in lacrime.Ad agosto il re donò a Marie Antoinette il Petit Trianon, una dépandance in cui prevalevano semplicità ed eleganza.Il 18 aprile 1777 giunse a Parigi Giuseppe II, fratello di Marie Antoinette, venuto in Francia per capire perchè il matrimonio dei sovrani non fosse stato consumato.Dopo aver parlato al re, Giuseppe concluse che i due non avevano alcun appetito sessuale, concludendo che il re e la regina di Francia erano "due perfetti pasticcioni".Grazie ai consigli del fratello, Marie Antoinette si riavvicinò al re e il 18 agosto 1777 il matrimonio fu ufficialmente consumato.
Marie Antoinette
Nei primi mesi del 1778 scoppiò la guerra di successione bavarese. La regina, subendo ricatti psicologici da parte della madre si adoperò a favorire gli interessi austriaci presso il marito, ciò suscitò l'antagonismo dei ministri del re e la sfiducia dei sudditi.
Nel frattempo la regina rimase incinta e il 19 dicembre 1778 avvenne il parto pubblico della sovrana, durante il quale perse i sensi.  Solo più tardi fu informata che aveva dato alla luce una bambina, Maria Teresa Carlotta.
Nello stesso periodo l'amicizia con la contessa di Polignac crebbe tanto che a corte si cominciò a parlare di un presunto rapporto sessuale tra le due donne.Ciò che faceva infuriare molti erano i privilegi e le alte cariche che la sovrana elargiva all'amica. Il tocco finale fu quando il conte di Polignac ricevette il titolo di duca e la moglie il privilegio di un tabouret, uno sgabello che dava il permesso di sedersi in presenza dei sovrani.In Austria, l'imperatrice, preoccupata per le amicizie della figlia, cercò di mettere in guardia Marie Antoinette, spiegandole che i disagi che derivavano da doveri non adempiuti erano peggiori delle noie delle funzioni di Stato.Il 29 novembre 1780 l'imperatrice Maria Teresa morì.La regina, grata al marito per esserle stato vicino in quei momenti di dolore, gli si riavvicinò e il 22 ottobre 1781, Marie Antoinette partorì Luigi Giuseppe, nuovo delfino di Francia. Avendo dato un erede alla nazione, poté considerarsi legittimamente regina. Anche se la felicità per la nascita del nuovo erede si era sparsa per tutta Francia, vennero pubblicati nuovi libelli che misero in discussione la paternità. La reputazione della regina ne uscì danneggiata.
Nel 1782 Giuseppe II incitò la sorella convincere Luigi XVI a intervenire in appoggio ad Austria e Russia per la spartizione dell'Impero Ottomano. Anche in questa occasione Marie Antoinette si schierò dalla parte dell'Austria, riavvicinandosi, inoltre, al marito per una gravidanza, ma senza risultati per gli Asburgo. Ormai molto avanti con la gravidanza, la regina ebbe un aborto spontaneo. Durante questa fase depressiva, Marie Antoinette si abbandonò al dominio dei Polignac che fecero nominare Controllore generale delle finanze Charles Alexandre de Calonne, la cui politica avrebbe portato la nazione all'insolvenza.
Il 27 marzo 1785 nacque il suo terzo figlio, battezzato Luigi Carlo. 
Il 9 luglio 1786 la regina partorì prematuramente Sofia Elena Beatrice, che morirà di tubercolosi un anno dopo. Nel frattempo la crisi finanziaria, iniziata nel 1783, si aggravò al punto che il re decise di richiamare l'Assemblea di notabili, per attuare alcune riforme necessarie ad alleviare la situazione del paese. Tutto ciò si dimostrò fallimentare e Luigi XVI licenziò Calonne.Marie Antoinette, che non si intrometteva nella politica interna, dopo la depressione del marito, si ritrovò ad entrare negli affari di Stato. La sua politica si rivelò anti-austriaca. Il suo primo interesse era la stabilità della Francia per il bene dei suoi figli. Per sostituire Calonne, fu nominato l'arcivescovo Loménie de Brienne, alleato politico della regina, che le consigliò di attuare tagli alle sue spese e a quelle dei suoi amici. Ciò non migliorò la sua popolarità e le alienò le sue amicizie.

Marie Antoinette

Dipinto di
Elisabeth Vigée-Le Brun

Il 25 maggio l'Assemblea dei notabili fu sciolta e Marie Antoinette, ritenuta responsabile, tentò inutilmente di reagire facendosi ritrasse insieme ai suoi figli, nell'immaginario di madre di Francia.
La politica del re aumentò il favore del cugino, il duca d'Orléans, che attuò una politica diffamatoria contro la regina.
Dopo lo scoppio di numerose sommosse il re, annunciò l'intenzione di convocare gli Stati Generali. La regina non fu direttamente coinvolta nell'esilio del Parlamento, negli editti di maggio e nella chiamata degli Stati Generali. La sua principale preoccupazione fu la cagionevole salute del delfino, ammalato di tubercolosi, che gli aveva procurato un curvamento della colonna vertebrale.
Fu, però, lei a richiamare Necker come Ministro delle Finanze. Una mossa che le si rivoltò contro quando il ministro non riuscì a riformare le finanze del paese.
Il 4 maggio 1789 ebbe luogo la parata degli Stati Generali, dove Marie Antoinette venne pubblicamente presa di mira. Gli sviluppi che si verificarono non coinvolsero i sovrani, occupati a pensare alla salute del figlio. Il 4 giugno, il delfino Luigi Giuseppe si spense a nemmeno 8 anni. I sovrani vegliarono tutta notte il figlio morto, ma a causa delle regole dell'etichetta fu negato loro il diritto di assistere al funerale. La sua morte, fu praticamente ignorata dal popolo francese, che pensava alle riunioni degli Stati Generali con la speranza di un miglioramento.
Quando il Terzo Stato si dichiarò Assemblea Nazionale nella sala della pallacorda, furono sparse le voci che la regina avrebbe voluto fare il bagno nel loro sangue. In realtà, Marie Antoinette era in fase depressiva a causa della morte del figlio.
Quando l'Assemblea nazionale iniziò a chiedere sempre maggiori diritti a Luigi XVI, che cercò di limitare e sopprimere il potere del Terzo Stato, la situazione cominciò a evolvere in maniera violenta.
L'11 luglio 1789 Necker fu licenziato. Quando la notizia fu divulgata scoppiarono a Parigi dei tumulti culminati il 14 luglio 1789, con la presa della Bastiglia.
Nelle settimane successive, molti conservatori monarchici fuggirono per timore di essere assassinati. Marie Antoinette, pur angosciata dal sapere la sua vita in pericolo, decise di rimanere per aiutare il marito a ristabilire la tranquillità, nonostante il potere del re fosse stato limitato dall'Assemblea costituente che, ora a capo di Parigi, arruolava uomini per la Guardia nazionale.
Il 5 ottobre una folla armata, per lo più composta da donne, marciò su Versailles per presentargli una petizione con la speranza che la situazione si risolvesse. La mattina del 6 ottobre gli appartamenti reali furono invasi. La famiglia reale fu costretta a trasferirsi a Parigi, nel palazzo di Tuileries, sotto la vigilanza della Guardia nazionale.

Marie Antoinette

Foto tratta dal film "Marie Antoinette"

Qui la famiglia reale era praticamente agli arresti domiciliari e riceveva spesso insulti dall'esterno. La regina si confinò nel palazzo: raramente si mostrava in pubblico e vestiva con semplicità; la sua riservatezza venne però interpretata negativamente e venne considerata fredda e distante.
Nel febbraio 1790 Luigi XVI fu costretto ad approvare la Costituzione. In quel periodo cominciarono i contatti tra i sovrani e il conte de Mirabeau, che decise di aiutare la monarchia indirizzandola verso un modello costituzionale. In cambio di denaro, il deputato avrebbe mandato annotazioni ai sovrani per chiarire la situazione politica.
Nel frattempo, i parigini si abituarono a vedere il re come un traditore, meritevole di essere punito con la morte.
Il 21 giugno 1791 la famiglia tentò la fuga verso i Paesi Bassi austriaci, ma a pochi chilometri dal confine, fu riconosciuta e riportata a Parigi. La fuga finì per demolire l'idea della sacralità del re. Si iniziò a pensare che un re, che aveva tradito il proprio paese, non fosse più necessario.
Il 14 settembre 1791, il re ratificò la prima costituzione francese. Luigi XVI, spinto dall'Assemblea, dichiarò guerra all'Austria, ma nel giugno 1792, oppose il suo potere di veto alla deportazione dei preti refrattari e alla formazione di un corpo di soldati provinciali da stanziare fuori Parigi. Il 20 giugno 1792 la folla attaccò il palazzo di Tuileries.
Il 10 agosto avvenne il più cruento assalto al palazzo, che sancì la definitiva caduta della monarchia francese. Nell'assalto morirono tutte le guardie svizzere del re e molti nobili rimasti a difendere la famiglia. Per ordine della Comune la famiglia venne trasferita dentro la Tour du Temple, un antico monastero di Templari, adibito a carcere.
Da li a pochi mesi iniziò il processo al re che ne decretò la definitiva condanna alla ghigliottina il 21 gennaio 1793, a Parigi, a Place de la Concorde.
Marie Antoinette
Dopo la morte del marito, la vedova Capeto, come veniva chiamata Marie Antoinette, visse alcuni mesi in isolamento assieme alla figlia Maria Teresa, alla cognata Elisabetta e al delfino, che alla morte del re divenne Luigi XVII. Il cavaliere de Jarjayes riuscì a entrare nel Tempio e a proporre un piano di fuga alla regina, che però non volle lasciare i suoi figli e si rifiutò di scappare.
Luigi Carlo fu separato dalla famiglia il 3 luglio, su ordine della Convenzione. La sua educazione fu affidata a Antoine Simon, il cui compito era plagiare il bambino in modo da metterlo contro la madre. Il 6 ottobre Luigi Carlo firmò una dichiarazione in cui accusava la madre di averlo iniziato a pratiche masturbatorie e incestuose.
Marie Antoinette fu trasferita nella prigione della Conciergerie il 2 agosto 1793. Molto malata e sofferente, trovava conforto nelle letture e nelle cure della cameriera del carceriere, che si occupò di lei.
Il 14 ottobre fu portata davanti al Tribunale rivoluzionario, dove fu paragonata alle malvagie regine dell'Antichità e del Medioevo: l'accusa la presentò come responsabile di tutti i mali della Francia sin dal suo arrivo nel paese.
I testimoni erano 41 ed erano stati tutti prodotti dall'accusa perchè denigrassero Marie Antoinette, accusata di esaurimento del tesoro nazionale, intrattenimento di rapporti segreti con Austria e filomonarchici e cospirazione contro la sicurezza nazionale ed esterna dello Stato.
Il suo era chiaramente un processo farsa, visto che il verdetto era stato deciso in precedenza e la giuria la condannò all'unanimità alla pena di morte.
Marie Antoinette

 La mattina del 16 ottobre Marie Antoinette, alla quale era stato vietato di vestirsi di nero, indossò un abito bianco. Il boia le tagliò i capelli fino alla nuca e le legò le mani dietro la schiena. L'ex-regina fu portata fuori dalla prigione e fatta salire sulla carretta dei condannati a morte.
Arrivata a Place de la Revolution salì i gradini del patibolo; involontariamente pestò il piede del boia, al quale disse: "Pardon, Monsieur. Non l'ho fatto apposta".
Alle 12.15 la lama cadde sul suo collo. Il boia prese la testa e la mostrò al popolo che gridò: "Viva la Repubblica!".
Marie Antoinette

Le spogle di Marie Antoinette furono sepolte in una fossa comune nel cimitero della Madeleine.
Maria Teresa fu liberata nel dicembre del 1795, a 17 anni grazie a uno scambio di prigionieri tra Francia e Austria. Nel 1799 sposò il duca d'Angouleme, ma non ebbe figli.
Luigi Carlo, divenuto Luigi XVII per le monarchie europee, il 19 gennaio 1794, fu imprigionato in una torre del Temple, dove tutti si disinteressarono delle sue condizioni di vita e di saluta. La prigionia in quel luogo gli procurarono una forte febbre che, unita alla malnutrizione e all'impossibilità di difendersi dai parassiti, minarono la sua salute. Liberato dopo la caduta di Robespierre, Luigi Carlo si spense l'8 giugno 1795.
         

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