Silenzio voluto
o elogio del silenzio
quello di Marie
la finta sordomuta
che staziona
e tende la mano
ai passanti
ogni giorno
nella via polverosa
che porta a Simbong ?
Parola è gioiello.
Parola è preziosa.
Scoperta del mondo.
Problematico nocciolo
del cuore e dell’anima.
Esternazione di pensiero.
Pensiero riflesso.
Raffinata immagine di
ogni possibile fantasia.
Parola è Tutto.
E' vita .
E anche morte.
E Marie
che lo sa
non fa"parole"
con “estranei”.
"Secca distanza- dice a se stessa-
e austera consapevolezza".
Orgoglio regale.
Di "regina" africana. Infatti.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)