di: Roberto Mancini
Reato: spaccio di marijuana.
Quantità: un chilo e mezzo, acquistata a 3 euro al grammo. Rivenduta sul mercato a 7-10.
Qualità: “rossa calabrese”, coltivata in Calabria.
Trasporto: giungeva in Valle nascosta tra derrate alimentari calabresi “tipiche”, nella speranza che peperoncino e spezie confondessero i cani.
Arrestati : la famiglia Fonte, padre Michele, figlia Veronica, genero Gianluca Cammareri.
Collegamenti:
Michele Fonte venne già denunciato circa 15 anni or sono come favoreggiatore della latitanza ad Aosta del cognato, Luigi Facchineri.
Costui, arrestato in Francia dopo 14 anni di latitanza, è cugino di Giuseppe Facchineri “il professore”, condannato in Appello per l’estorsione mafiosa in danno dei fratelli Tropiano ( operazione Tempus venit”) .
I Fonte sono inoltre cugini di Santo Mammoliti, arrestato nell’ ”operazione Hybrus” che ha portato in carcere Cladio Taccone e i suoi due figli, Ferdinando e Vincenzo.
Secondo gli inquirenti i Taccone hanno rapporti con la famiglia Pesce della ndrangheta di Rosarno. Le accuse nei confronti dei Taccone sono di tentato omicidio, tentata estorsione, rapina, lesioni e danneggiamento tramite incendio, il tutto aggravato dal metodo mafioso.
Le indagini presero il via dopo l’incendio doloso che divorò tre auto parcheggiate presso un condominio del quartiere Dora, in via Buthier.
Voi però tranquilli eh? Di ndrangheta in Vda non ci sono tracce. Solo illazioni di nemici dell’autonomia e del “fiero popolo valdostano”.
Mi scappa da ridere….