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Marikana (Sudafrica)/ Attesa di giustizia (e risarcimenti) troppo lunga

Creato il 23 ottobre 2013 da Marianna06

 

 

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La commissione d’inchiesta Farlam ,che fu istituita da Zuma nell’autunno scorso (ottobre 2012), per poter chiarire le responsabilità della strage di minatori a Marikana (agosto 2012) ad opera della locale polizia, non ha ancora prodotto ,ad un anno di distanza, alcun risultato.

Nell’attesa le famiglie delle vittime, inclusi i minori, senza sostegno economico, incontrano enormi difficoltà per la sopravvivenza e, pertanto, meno che mai si possono permettere l’ingaggio di una valida difesa in tribunale,fosse pure collegiale, in quanto pagare gli avvocati costa e costa caro anche in Sudafrica.

Ultimamente, però,  il governo sudafricano sta facendo pressioni perché la Commissione Farlam porti a termine il proprio compito.

Tutta tattica pro elezioni presidenziali e populismo di facciata.

E la ministra delle risorse minerarie, tale Susan Shabangu, accusa senza mezzi termini la compagnia mineraria che , a suo dire, dovrebbe farsi carico del risarcimento.

I minatori, quelli che sono ancora impiegati lì, continuano tuttavia a lavorare in pessime condizioni  di sicurezza, con orari e ritmi massacranti per la persona e ad abitare in baracche di lamiera con temperature impossibili, di giorno e di notte.

Inoltre negli stessi ambienti sindacali sudafricani regna ormai il caos totale in merito. Caos, che può sfociare e sfocia, in effetti, in violenza gratuita.

Infatti,  dall’inizio dell’anno ai nostri giorni,sono morti ammazzati ben otto sindacalisti, vittime della rivalità tra i due  maggiori sindacati del settore Num e Amcu.

  

    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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