Genere: electro-pop
Provenienza: Abergavenny, Galles
Se ti piace ascolta anche: Lana Del Rey, Lady Gaga, Ladyhawke, Katy Perry, Florence + The Machine, Ellie Goulding, Charli XCX
Un concept album sull’ascesa alla fama e sulla vita delle popstar? Ok, l’aveva già fatto Lady Gaga nel 2008 con il suo esordio The Fame, però adesso è il 2012, il futuro baby e questa è una storia del tutto differente. O quasi. Marina & The Diamonds procede infatti in una direzione non troppo distante dalla nostra Germanotta preferita. Nonché unica, a meno che non conosciate altre Germanotte e mi rifiuto di credere che ciò sia possibile… Vogliamo poi dire che questo è il disco che Madonna avrebbe voluto tirare fuori e invece l'unica cosa che l'è uscita fuori è quello sputo di MDMA? Io non lo dico, perché se no i sempre agguerriti madonnari me la fanno pagare smadonnando contro di me. E hanno ragione pure loro, perché è un dovere dei fan difendere i propri idoli. Anche se quando fanno delle cazzate una sana dose di obiettività non guasterebbe.
Comunque io, da fan della Marina e dei suoi Diamanti, dopo essermi entusiasmato per il suo pregevole esordio The Family Jewels, sono saltato per aria con questo nuovo disco che più che una conferma è un vero negozio di gioielli preziosi da derubare all’istante. La doppietta iniziale con Bubblegum Bitch e la hit Primadonna è una prodezza balistica di quelle che pure Messi e Cristiano Ronaldo si sognano. Se non loro, di certo lo faranno Madonna e Lady Gaga. E tutto il resto della scaletta si mantiene su livelli mostruosi, tra pezzi sognanti (The State of Dreaming) e inni adolescenziali (Teen Idle). Fin da ora, Marina Lambrini Diamandis (si chiama davvero così, cazzo ridete?) ha realizzato il più pregevole autorevole ammirevole attentato al titolo di disco pop dell’anno. Almeno se nel petto vi batte un cuore un poco electro. (voto 8/10)