Magazine Società

MARINA LALATTA COSTERBOSA (A CURA DI) Lo spazio della responsabilità Approdi e limiti delle neuroscienze, il Mulino

Creato il 23 ottobre 2015 da Paolo Ferrario @PFerrario

Possiamo essere responsabili per quello che facciamo o la nostra responsabilità è solo esteriore, una suggestione, semplice apparenza? Siamo liberi o ci comportiamo secondo necessità, in base a modalità di funzionamento fisiologiche, registrabili con le più avanzate tecniche diagnostiche? Siamo al cospetto di una delle questioni più cruciali della filosofia di ogni tempo, di una problematica mai risolta, come è proprio di tutte le domande autenticamente filosofiche. Gli ultimi decenni del Novecento hanno visto un nuovo tenace attacco al libero arbitrio e all’idea che si sia moralmente responsabili delle proprie azioni. In molti sostengono che questa sia solo l’ennesima aggressione che si risolverà, come le altre, in una ridefinizione della conoscenza della mente umana e nella conferma della sua capacità di scartare ogni determinismo assoluto. Probabilmente sarà così. Eppure una simile offensiva va indagata, approfondendo la fondatezza e la portata delle scoperte neuroscientifiche. Senza trarre conclusioni affrettate, consapevoli che le neuroscienze coinvolgono la sfera dell’agire in tutta la sua complessità, il libro chiama a raccolta i molti saperi (la neurologia, la bioetica, il diritto penale, la sociologia e la filosofia del diritto, la storia della scienza, la filosofia morale) per chiarire questi interrogativi decisivi e offrire alcune risposte, partendo dal presupposto che solo la convergenza di competenze plurali possa aiutare a individuare soluzioni affidabili anche se non definitive.Marina Lalatta Costerbosa insegna Filosofia del diritto e Bioetica nel Dipartimento di Filosofia e Comunicazione dell’Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni più recenti: «Il diritto come ragionamento morale» (Rubbettino 2007); «Una bioetica degli argomenti» (Giappichelli 2012); «Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto» (con M. La Torre, il Mulino 2013); «La democrazia assediata. Saggio sui principi e la loro violazione» (DeriveApprodi 2014).

Copertina Lo spazio della responsabilità
Le neuroscienze sono l’ultima parola? Per cominciare, di Marina Lalatta Costaerbosa
PARTE PRIMA: ANALISI
I. Consapevolezza e responsabilità nel processo decisionale. Un approccio neurocognitivo, di Andrea Stracciari
II. Il neurologo clinico e le neuroscienze: la responsabilità del dato tra assunti teorici e realtà applicative, di Diego Maria Papurello ed Elena Gozzoli
III. Responsabilità e ricerca in neuroscienze, di Roberta D’Alessandro
IV. Fisiopatologia delle emozioni, di Fulvio Palma
PARTE SECONDA: PERCORSI
V. Neuroetica e normatività, di Mario De Caro
VI. Responsabilità contra cervello?, di Marina Lalatta Costerbosa
VII. La responsabilità di sé al tempo delle neuroscienze, di Gabriele Scardovi
VIII. Complessità dell’essere e corresponsabilità della cultura: verso l’emergenza di una nuova educazione, di Elena Gozzoli
PARTE TERZA: NORME
IX. Quale teoria della responsabilità tra ipotesi naturalistiche e (nuovi) modelli normativi?, di Silvia Zullo
X. Tra cognitivo e normativo: le neuroscienze e la psicologia del senso comune, di Valeria Marzocco
XI. Il libero arbitrio e i paradossi della colpevolezza, di Lorenzo Milazzo
XII. Il potenziamento cognitivo farmacologico: quale ruolo del giurista penalista nella discussione pubblica?, di Stefano Canestrari
PARTE QUARTA: RICOSTRUZIONI
XIII. Neuroscienze: una rivoluzione scientifica in atto, di Sandra Tugnoli Pàttaro
XIV. L’uomo, la fisiologia e la responsabilità: una lettura de Les passions de l’âme di Descartes, di Alessandro Chiessi
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi
Gli autori

Sorgente: il Mulino – Volumi – MARINA LALATTA COSTERBOSA (a cura di),


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog