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Marina Lenti: Harry Potter. Il cibo come strumento letterario

Creato il 16 luglio 2015 da Martinaframmartino

Marina Lenti: Harry Potter. Il cibo come strumento letterarioL'abitudine di ripubblicare qui articoli che ho già pubblicato su FantasyMagazine ma che non hanno una "data di scadenza" come le notizie d'attualità che, passato un certo periodo, non sono più attuali, l'ho sempre avuta. Semplicemente quando sono via lo faccio in modo un po' più sistematico. Stavolta però si tratta di una recensione firmata non solo da me ma anche dalla mia amica Letizia Mirabile, perciò i diritti del testo non sono solo miei. Noi sappiamo esattamente cosa ha scritto l'una e cosa l'altra, ma per i lettori la cosa non mi sembra significativa, alla fine abbiamo prodotto un testo organico e che mi sembra valido. Si tratta della recensione a Harry Potter: il cibo come strumento letterario, l'ultimo saggio potterico pubblicato da Marina Lenti. Per leggere la recensione vi rimando quindi a FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/libri/22699/harry-potter-il-cibo-come-strumento-letterario/.

Questa la quarta di copertina del libro:

Il fascino che, in qualità di strumento letterario, il cibo esercita sull'autrice di Harry Potter, e quindi direttamente sulla saga, proviene da lontano: ha infatti radici fin nelle letture d'infanzia.

A differenza dei suoi autori di riferimento però, J.K.Rowling è riuscita a utilizzare il cibo in maniera molto più ampia e sfaccettata, facendogli assumere di volta in volta un ruolo determinante per spingere innanzi la storia, per colorarla di sfumature ludiche, per evidenziarne i risvolti familiari e sociali. La sua rilevanza è talmente determinante che neppure la magia riesce a comandarlo: non può infatti generarlo dal nulla, ma solamente variarlo nella quantità rispetto a un ammontare preesistente.

E se pensiamo che, fra le altre limitazioni al potere magico, rientrano forze come il vero amore e il dono della vita , possiamo subito comprendere quale posto d'onore J.K. Rowling abbia inteso riservare, all'interno della propria splendida creazione, a ciò che è responsabile del nostro nutrimento, del nostro sviluppo e del nostro sostentamento.

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