Si parla di Mario Calabresi come nuovo direttore del Tg1. Fermo restando che la poltrona del primo Tg della Rai, oltre ad essere ambita, risulta anche di difficile gestione, non potrei che essere contento di una direzione Calabresi.
Un anno scrivevo:
Mario Calabresi , giornalista e scrittore, sembra essere uno dei pochi in grado di ‘rinnovare’. Da quando è arrivato alla direzione de La Stampa, il quotidiano torinese è cambiato, in meglio. Dal punto di vista editoriale, si è scelto di non accanirsi sui casi di cronaca nera e su un certo modo ‘sensazionalistico’ di fare informazione. Anche dal punto di vista delle nuove tecnologie Calabresi appare in prima fila. La creazione dell’archivio storico de La Stampa si è rivelata una scelta azzeccata, cosi come il nuovo concorso sulla Informazione Digitale.
Bravo Calabresi, una ventata di aria fresca in un mondo, quello della carta stampata, troppo spesso immobile.
Aldo Cazzullo dovrebbe subentrare a Calabresi nella direzione de La Stampa. Non male come scelta anche se io avrei preferito nettamente la ‘promozione’ di Massimo Gramellini.