Silvio Berlusconi ha portato da Bruxelles una lettera di impegni seria e impegnativa, nella quale non erano scritti solo intenti e buone intenzioni del poi lo faremo, ma dai partner europei è stata avvertita come una cosa da fare in tempi brevi.
Silvio Berlusconi è caduto, non ha avuto la maggioranza e un governo tecnico è nato per attuare quello che in commissione europea era già stato deciso come linea futura dell'Italia, per rientrare nei parametri previsti.
Il governo tecnico si è formato e Mario Monti si è preso il pesante fardello di attuare una serie di riforme drastiche, taglienti e incisive per portare nuovamente in asse un paese, ma sapeva perfettamente che a nessuno sarebbero piaciute.
Non sarebbero piaciute agli italiani, stanchi e provati da anni già di stagnazione, di crisi dei mercati, di lavoro precario e costo della vita in perenne aumento, ma non sarebbero piaciute neanche agli stessi parlamentari.
Un motto di saggezza popolare recita :" mal comune mezzo gaudio", e significa semplicemente che quando la condizione di disagio è comune, ci si fa forza gli uni con gli altri per accettare un situazione non rosea.
Ma l'Italia è un paese strano, nel quale si ha la percezione, o almeno questo è quello che sentono i cittadini italiani, che il peso dei sacrifici sia spostato sempre verso i soliti, che stringono la cinghia e sperano.
Qualsiasi manovra o provvedimento Mario Monti decida di prendere, certamente si deve basare su un principio di equità il quale prevede che il peso del sacrificio stesso e della privazione, venga distribuito tra tutti.
Il previsto giro di vite sugli stipendi dei parlamentari, per il momento ha subito una battuta di arresto, causato da una sua attuazione non corretta, una questione aperta nella quale si parla di una violazione della autonomia del parlamento.
Questa norma nella sua attuazione, prevederebbe un progressivo ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari, in linea con quelli dei colleghi europei, tutti noi speriamo che questo sia un problema di forma e non di contenuto.
Gli italiani e l'Italia, sono sicuramente disposti a sostenere il peso dei sacrifici che a loro competono e sono consapevoli che non saranno leggeri, ma dall'altra vogliono e attendono anche un segnale chiaro dalla classe politica.
Mario Monti deve essere consapevole di questa cosa, e continuare ad operare in tal senso, forse questo non accoglierà certo i pareri positivi dei deputati e senatori e delle loro indennità , ma avrà l'effetto di rafforzare la fiducia degli italiani nel suo operato.
Tutti attendiamo che accada questo e tutti speriamo che questo sia il segnale di quella equità nei sacrifici tante volte annunciata, buona serata e buona navigazione, Nicky Brancatelli e Alessandro Baldini
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Svolte
Fatichi, ti arrabatti, sudi e bestemmi per dei mesi, per degli anni. Poi, nello spazio di un weekend, succedono cambiamenti epocali e i processi vengono a... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Fra
CULTURA, ITALIANI NEL MONDO, SOCIETÀ -
Referendum Grecia: cosa succede se vince il sì, cosa succede se vince il no
Il Messaggero analizza cosa potrebbe accadere dopo il referendumAl di là delle rassicurazioni, il timore è l’effetto contagio per la crisi in Grecia. Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
La chiusura delle banche in Grecia
Le banche greche resteranno chiuse sino al 5 luglio e le borse europee e asiatiche sono crollate, per la paura di un eventuale default della GreciaUn ciclista d... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ -
Grecia, lunedì nero con banche e Borsa chiuse, polizia in stato di allerta....
Oggi la Borsa di Atene è chiusa, così come le banche, che riapriranno solo lunedì prossimo, 6 luglio, il giorno dopo il referendum sulla proposta dei... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Il referendum greco buca la bolla onirica
Il mondo reale possiede una sua logica testarda, ma i modi e la scansione degli eventi attraverso cui si manifesta sono del tutto imprevedibili, a volte... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Albertocapece
POLITICA, SOCIETÀ -
Draghi chiude i rubinetti e Tsipras le banche, non è scontato che l’euro regga
Pur rappresentando in una telefonata con Tsipras, la sua comprensione per la scelta del Governo Greco di indire un referendum perché sia il popolo ad esprimere... Leggere il seguito
Il 29 giugno 2015 da Blogaccio
SOCIETÀ