Mario Monti intervento shock?

Creato il 12 gennaio 2012 da Chiosaluxemburg @ChiosaLuxemburg

Spopola ormai da diverse settimane un video su youtube intitolato “Mario Monti intervista shock” . A caricarlo (nella sua versione non integrale e ovviamente decontestualizzata) sono stati diversi youtubers con nickname che riconducono quasi sempre a canali dediti all’ormai triste pratica del fasciocomplottismo da terzo millennio. Odio fare premesse del tipo “guardate: lo dico io che non amo Mario Monti”; suona come il classico “ e te lo dico io che non sono razzista” . E infatti non faccio premesse. Preferisco dire la mia apertamente . Ecco cosa penso:  Mario Monti è uomo di destra, che sta applicando una politica di destra che colpisce i più deboli, e quando dico politica intendo politica, dunque è tutto fuor che un tecnico; perché Monti, essendo anche uomo di consumata  esperienza nell’establishment  che conta (a differenza del suo tristo predecessore), conosce molto meglio le tecniche del politico che quelle dell’imbonitore, dunque sa come schivare le domande scomode, o meglio ancora, come schivare direttamente gli interlocutori scomodi, ragion per cui preferisce Vespa e Fazio, a Santoro e Travaglio.  Anche Berlusconi era un feticista delle interviste in ginocchio, ma poi non resisteva alla tentazione delle ormai leggendarie telefonate in diretta, e lì, non ha schivato proprio nessuno; al contrario, pensando di mollare diretti al volto, si è ritrovato a prendere gli schiaffi da Lerner, Santoro e Floris a più riprese e in diversi round. Ma torniamo al punto. Come dicevo Monti è apertamente di destra. Mi pongo ora qualche domanda apparentemente banale: come mai  Monti non piace a quelli di destra? Possibile che non possano fare a meno di mafiosi, mignotte e fascisti? La destra italiana non è pronta per un neo-liberista bocconiano che non racconta barzellette sulla fica, non fa cucù alla Merkel e non si circonda di pregiudicati? Sembrerebbe di no.
La nostra destra poi, questo si sa, è sempre stata antieuropeista, dunque ecco spiegato il perché di un video come quello caricato dai vari figuri che indomiti irrorano il web di teorie sul complotto globale.
Nel video di cui sopra, Monti  afferma che “L'Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi in avanti", cioè di "cessioni di parti di sovranità a livello europeo". La domanda che si fa colui che ha caricato il video è: “chi gli ha dato il diritto di cedere le nostre sovranità all'Europa ? ” ecco i complottisti di mezza Italia già fare ipotesi: il Bildelberg? La Trilaterale? Gli illuminati?  Risposta semplicissima: l’Europa. È dal 1958, cioè da quando esiste la C.E.E. che è in atto il progetto di una cessione di parti della nostra sovranità nazionale all’Europa; io lo trovo normalissimo, ma io sono un europeista; altri (gli antieuropeisti) lo trovano deplorevole, peccaminoso e vicino ai loschi piani del nuovo ordine mondiale.
Il video integrale (http://www.youtube.com/watch?v=STEvyznA2Ew) è stato pubblicato a febbraio sul canale YouTube dell’università Luiss, ma  il “passo incriminato”è stato isolato prima dall'utente Romaunita, poi rilanciato sulla sua pagina di Facebook anche dal leghista Roberto Castelli ( che se non vuole l’Italia unita, figuriamoci l’Europa unita), e infine parassitato da un buon numero di altri utenti per essere dato in pasto ai copia\incolla della propaganda feisbukkara più subdola. Perché subdola? Vediamo cosa dice wikipedia a proposito di unione europea: “L'Unione europea non è una semplice organizzazione intergovernativa (come le Nazioni Unite) né una federazione di Stati (come gli Stati Uniti d'America), ma un organismo sui generis, alle cui istituzioni gli stati membri delegano parte della propria sovranità nazionale”. Dunque nel video integrale Monti cosa spiega? Che spesso c’è bisogno di una crisi per capire che bisogna rinunciare a pezzi della propria sovranità nazionale; non che il grande complotto mondiale vuole toglierci tutti i soldi in nome di occulte manovre.  Anche perché se così fosse sarebbe un po’ cretino a spiegarlo pubblicamente.
Occorre a tale proposito fare un po’ di storia. L’Europa unita nasce negli ideali dei suoi padri fondatori come C.E.E.  cioè comunità economica europea. Fra i padri fondatori, insieme ad altri 5 paesi, guarda un po’, c’era anche l’Italia. Ne dovremmo andare orgogliosi, ma non ditelo a Borghezio e soci. Poi nel 1992 a Mastricht si tentò il salto qualitativo: L’U.E. unione europea, cioè un soggetto politico a carattere sovranazionale. Oggi purtroppo stiamo definitivamente testando il fallimento di questa esperienza: 27 stati con politiche, culture, lingue ed economie diverse non fanno un unione sostanziale, ma solo nominale; ragion per cui un Europa unita e di conseguenza forte ( il motto “l’unione fa la forza” è noto a tutti) rimane solo un’aspirazione se non un sogno, e ci ritroviamo con una baracca pericolante che nel corso degli anni è stata sempre più esposta agli attacchi degli speculatori d’oltremare. Nulla mi toglie dalla testa che i grandi gruppi finanziari americani e le loro creature, cioè le agenzie di rating ufficialmente indipendenti, ma in realtà private, come Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch, siano in aperto conflitto d’interessi con chi le controlla, dunque in grado di far cadere l’economia di qualsiasi paese da un momento all’altro. A tale proposito propongo due link piuttosto esaustivi ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/11/dietro-le-agenzie-di-rating-interessi-in-conflitto-della-finanza-mondiale/151056/ ). e (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2010/05/ecco-chi-comanda-moody.shtml)
Dov’è il motivo di disaccordo fondamentale con il video caricato da Romaunita? Un Europa forte è proprio un Europa che riesce a far si che i singoli stati siano disposti a rinunciare a quote della loro sovranità nazionale a vantaggio di un soggetto politico,economico e giuridico sovranazionale unitario, compatto e solido. Solo in questo modo L’Europa avrebbe potuto non dico superare la crisi, ma almeno fronteggiarla con maggiori strumenti. Di contro, un entità astratta come quella che di fatto è oggi l’unione europea, dove ogni stato pratica politiche economiche differenti, e dove i particolarismi hanno prevalso sullo spirito unitario che animò le aspirazioni dei padri fondatori, è un soggetto debole sul quale gli speculatori finanziari possono praticare il “divide et impera”; tanto più che il “divide” lo abbiamo praticato da soli e a loro non resta altro se non imperare beatamente.
Io comunque, nonostante tutto, e al netto di una storia che ci ha visto protagonisti in negativo dell’imperialismo più sfrenato prima ancora degli Stati Uniti, credo ancora in un’Europa forte, unita e non schiava degli speculatori. Attenzione però: la speculazione viene sia dall’esterno che dall’interno, e purtroppo non è solo finanziaria, ma come abbiamo visto, anche politica e culturale.

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