Mario Soriano, quando l’arbitro diventa un ultrà (violento)

La Segunda Division spagnola diventa sempre più ricca di storie e casi al limite del verosimile ma degni di nota. In questo caso mi riferisco all’assurda storia di Mario Soriano, arbitro di 18 anni, finito al centro di un polverone che ha fatto alzare dalla poltrona Sánchez Arminio, il presidente del Comitato Arbitri spagnolo.
Sullo sfondo la gara tra Algeciras CF e Balompedica Linense giocata lo scorso 6 aprile al Nuevo Mirador, stadio e quartiere storicamente molto caldo. Avete già capito. Le autorità e il Ministero degli Interni avevano dichiarato la partita ad alto rischio di incidente.

Mario Soriano, uno degli arbitri serie B spagnola: era già sospeso

In campo, tutto tranquillo, vittoria della squadra di casa e tutti a casa. Sembrava essere andato tutto liscio, quando un gruppo di sostenitori dell’Algeciras si è scagliato contro il pullman del Linense, che aveva lasciato lo stadio scortato dalle forze di polizia.

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Sulla via del ritorno, una dozzina di loro hanno iniziato a scagliare pietre e oggetti d’ogni tipo contro l’autobus della squadra ospite: vetri rotti, paura e diversi scalmanati divertiti dal tiro al bersaglio. L’inchiesta condotta in seguito ha portato la polizia a individuare i responsabili, tra i quali vi era proprio Mario Soriano. Ultrà violento per un giorno, anche due, chissà da quanto tempo. Il giorno degli scontri non era stato assegnato alla direzione di alcuna gara, dal momento che era già stato sospeso il 23 marzo per un atto simile.

Ora sembra sempre più probabile si vada verso l’espulsione di questo arbitro scalmanato per nulla idoneo a far rispettare regole e regolamenti; figuriamoci in campo. La decisione finale richiederà però diversi mesi. L’importante è che prima o poi ci si arrivi.