- Marion, ma stai mangiando un po’ di carne?
- Si, ogni tanto un kebab e..
- Le cose strane che mangi tu..
- Non è strano, solo un po’ pesante.
- Tutto ciò che è strano è pesante. Ti mando un po’ di petto di pollo.
- No, non lo voglio mamma.
- Invece si, ciao.
In questi momenti capisco la geniale ostinazione degli scomparsi di “Chi l´ha visto?” e la stupidità degli autori della trasmissione. Dopo mille avversità quei poveri diavoli riescono finalmente a diventare irreperibili, nonostante squadre di vecchie che telefonano in trasmissione per dire “Si, l´ho visto, mi pare, non so. Ero alla stazione o dall´ortopedico? Mah. Ah, complimenti per il programma!”.
Ecco.
Ho bisogno di distrarmi con una ceretta.
Vado da Nyusha, un’estetista turca consigliatami da Cosma, un’altra ragazza turca che mi ha lasciato casa prima di scappare a Las Vegas. Con Nyusha una parola è in tedesco, l´altra si mima.
- Keine Probleme, Marion (nessun problema) – dice mentre mi porta in uno sgabuzzino e mi stende su un lettino risalente alla decolonizzazione con un lenzuolo sfilacciato a pois (dove i pallini sono gocce di cera e macchie indefinite).
Nyusha usa il caramello come nel film “Caramel” di Nadine Labaki, ma io sono meno appetitosa della protagonista, e fuori dalla finestra più che le tinte ocra di Beirut ci sono file di chioschi di döner e bar sport per scomesse. È giunto il momento. La turca si avvicina ai miei baffoni da turco con il filo da cucito.
- Nyusha, was machst du? (che fai?)
Nyusha tende tra le dita i due lembi del filo e li arrotola velocemente sulla pelle come una forbice. Brrr.
- Marion, was machst du in Berlin? Arbeitest? (lavori?)
- Mmm.. ja, ich bin eine Schriftstellerin. Ich schreiben für eine Website..(si, sono una scrittrice, scrivo per un sito).
- Schön! (bello). Ich liebe das Schreiben auch. Ich war sieben Jahre alt und schrieb viel! Un dir? (Anche a me piace scrivere. Avevo sette anni e scrivevo tanto! E te?)
- Nein. Als war ich sieben Jahre alt sah “Dallas“ mit meine Großmutter auf Sofa (no, quando io avevo sette anni guardavo Dallas con mia nonna sul divano).
- Ah, In Türkei haben wir immer “ Dallas“ gesehen auch! (Anche noi in Turchia vedevamo sempre “Dallas”)
- Ja, das ist eine internationale Bewegung (Si, è un movimento internazionale).
Anche a Berlino qualcosa non funziona. Talvolta, una volta l´anno, la U-Bahn ritarda di 10 minuti. Casualmente quel giorno coincide con il mio test di crucco. Sciatta e sudata entro in classe arrancando un “Zug kaputt!” (treno rotto). Ridono tutti: o non mi credono oppure, effettivamente, l´espressione è ridicola.
Durante l’intervallo Svetlana l’ucraina, una nuova studentessa di 52 anni, mi chiede in russo-italiano se fumo.
Certo – dico – ma oggi non ho sigarette.
- Forse vuoi una sigaretta Svetlana?
- Niet, niet..
La vedo perplessa. Allora non ho capito, ricominciamo.
- Svetlana, si, io fumo ma oggi non ho sigarette perchè le ho finite..Zigaretten Kaputt!
- Marion, è un segreto….
- Cosa è un segreto Svetlana??..Non mi pare che sia un reato fumare in Germania.
- Niet, niet.. – mi fa segno di avvicinarmi.
Apre la borsa e ogni interstizio è pieno di pacchetti di sigarette misconosciute che ricoprono tutto, pure le chiavi.
- Marion, se tu bisogno chiedi: io dare.
L’inventiva umana è davvero senza confini.
Durante la lezione Svetlana mi chiama di nuovo dall’ultimo banco.
Daje, si riapre il contrabbando.
- Marion..
- Jaaaa….
- A me piace tanto la cantante italiana che canta…
- Chi? Mina?..
- Niet, la coppia…
- Celentano e la moglie?
- Niet..
- E chi?
- Albano e Romina!..Nostalgia nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi..
e poi…ci saraaà una storia d´amore e un mondo migliore…e anche …
- Si, ho capito.
Il comunismo ha seriamente devastato i paesi dell’Est.
Molti credono che non abbia una vita sociale e che disprezzi le altre comunità di migranti. Non è così (anche se i cingalesi puzzano veramente).
Per dimostrarlo sono andata ad una festa sul canale nei pressi di Schlesisches Tor, a Kreuzberg, con alcuni compagni di scuola. Ho chiesto a Svetlana qual’è la migliore vodka delle sue parti. Mi ha scritto il nome su un pezzo di carta e mi ha ricordato che lei ha le sigarette.
Mentre il ragazzo palestinese e la bulgara e gli altri zompavano assieme in pista sulle note di The bad touch dei Bloodhound Gang, mi sono appartata con la vodka Nemiroff in un lungo flirt durato tutta la notte.
- Marion, dai facciamo una passeggiata? – chiede Rosamunda, la ragazza di Malaga.
- No, non posso, devo ballare. Devo avere una vita sociale multiculturale.
- Dai, ti reprendi..
Si dice riprendi e poi adesso ho da fare, scusa.
……
Saranno state le 5.00 forse. I miei piedi galleggiavano nell’acqua e la testa e le mani erano intrise di fanghiglia, ne ho tolta un p0′ e ho visto davanti a me un paio di piedoni sformati e pelosi.
- Guten Tag! (Buongiorno!).
Una grossa figura, presumibilmente turca, mi sorride a dieci metri sgranocchiando non so cosa.
Nyusha, Dallas, Svetlana, la Nemiroff…una gran confusione in testa.
Natasha “Eva Kent” Ceci