Vostro marito o vostra moglie sono distratti, disorganizzati, smemorati? Sembrano non prestarvi ascolto? Si dimenticano di andare a prendere i bambini a scuola o di pagare le bollette per tempo? Ritenete di non poter fare affidamento su di lui/lei? Vi sentite ignorati, non amati? Siete terribilmente e continuamente arrabbiati nei loro riguardi?
Fermatevi, respirate profondamente e cercate di capire che potrebbero non essere pigri o egoisti o menefreghisti: potrebbero avere un disturbo da deficit dell’attenzione (ADHD, dall’inglese attention deficit hyperactivity disorder, un disturbo dello sviluppo neuropsichico del bambino, dell’adolescente e, in minima percentuale, dell’adulto, caratterizzato da iperattività, impulsività e incapacità a concentrarsi). Loro VORREBBERO essere come voi li vorreste, ma proprio non ce la fanno.
Ci spiega tutto questo, sulla base dei problemi avuti col proprio marito, la signora Melissa Orlov in un libro che, come anticipa il New York Times, uscirà negli States in settembre. Così, oltre a consolarsi co’ l’ajetto, come diciamo a Roma, ci tira su anche dei bei dollari.
Secondo gli esperti, il 4% degli adulti soffrirebbe di questo problema e non tutti ne sono consapevoli. Costoro hanno il doppio delle probabilità di essere divorziati e nel 60% delle coppie in cui uno ha l’ADHD ci sarebbero livelli di stress elevatissimi.
Una volta svelato l’arcano basta con le liti furibonde: sarà sufficiente prendere una magica medicina e, come per incanto, tutto comincerà a funzionare come avete sempre desiderato, i rapporti di coppia diventeranno idilliaci e sentirete suonare i violini ogni volta che starete insieme.
E il mercato dei farmaci contro l’ADHD si allarga, con grande gioia di Big Pharma.
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