Un cognome che parla di arte e cinema, un corso di studi in scenografia e costume cinematografico, una specializzazione in Fashion Styling and Editing. Quando hai scoperto la tua passione per la moda, decidendo di farla diventare una professione?
Mentre portavo avanti gli studi allo IED mi sono accorta che studiare la storia del costume mi appassionava sempre più e da lì, piano piano, mi sono interessata agli editoriali di moda (ecco perché il master in fashion styling and editing) e poi al disegno dell’abito, fino a capire come era realizzato e cucito .
Mariù De Sica insieme la compagno e socio Federico Pellegrini
Nel 2011 nascono la collaborazione con il tuo compagno Federico Pellegrini e, di conseguenza, Mariù De Sica. Perché hai deciso di creare un tuo brand personale e che significato ha per te Mariù De Sica?
Il nostro più grande sogno è che questo brand negli anni riesca ad affermarsi non solo sul lato artistico, ma anche come azienda. Noi stiamo cercando di costruire i primi mattoni, la felicità più grande sarebbe quella di riuscire in un futuro a costruire un’ azienda che parli di moda e che possa essere tramandata negli anni. Questo è il “romantico” che c’è dietro questa passione.
Come nascono le tue creazioni e cosa provi quando le tue idee prendono vita?
Nascono da tutto, da una bella fotografia, da una musica o un film, ma sopratutto da una grande ricerca di tessuti. Credo sia un aspetto fondamentale e poi noi utilizziamo solo stoffe di prima linea, quindi l’attenzione è alta. Vedere realizzati gli abiti che disegno è la mia felicità, la mia vita.
Come definiresti il tuo stile in poche parole?
Abiti dalle linee geometriche pulite e da una educata eleganza.
Descrivici la tua nuova collezione SS14.
Come sempre sono abiti che si possono indossare dalla mattina fino alla sera, basta un cambio di accessorio e sei a posto. Ma questa volta è per una donna che ama il colore e i tagli puliti, semplici, ma con un carattere in più. C’è Un leggero accenno agli anni ’90 e lo troviamo nei bomber e nelle doppie altezze, dalle bluse agli abiti midi e lunghi. Ma il tutto viene abbracciato da un leggero bon ton.
Quale ritieni possa essere il pezzo forte di questa collezione?
Gli abiti lunghi dalle doppie altezze e questa stoffa tecnica a nido d’ape che ho utilizzato sia per i capi che per gli inserti.
Che idea di donna vuoi trasmettere con i tuoi abiti?
Una donna sicura di se stessa, libera, ma che ama la sua femminilità composta.
Erika Molinari