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Mark Roberts, Il giorno del sacrificio, Nord

Da Atlantidelibri

crime

 

Una nuova storia con il solito serial killer? Con la trita caccia all’uomo? No! Perché il talento di questo esordiente inglese è davvero notevole, nel riuscire a tenere inchiodato alla pagina il lettore con una vicenda ben congegnata, tinta anche di occultismo e sorretta dal ritmo e dalla portentosa caratterizzazione dei personaggi, che non sono mai del tutto cristallini, ma che lasciano intravedere più di un’ombra, nel bene e nel male..

Mark Roberts, Il giorno del sacrificio, Nord

Prima ancora di arrivare sulla scena del crimine, il detective David Rosen sa già quello che troverà: niente. Dopo averla rapita, il killer terrà prigioniera la vittima per alcuni giorni, poi la ucciderà e lascerà il cadavere in pieno centro, a Londra. E anche allora la scientifica non rileverà né impronte digitali né tracce di DNA. Nulla. Rosen lo sa perché questo schema si è già ripetuto quattro volte e, per quattro volte, lui e la sua squadra sono stati costretti ad ammettere la propria impotenza. Se solo avessero una traccia, un’unica traccia. Rosen venderebbe l’anima al diavolo per risolvere il caso. Prima ancora di ascoltare la notizia alla radio, padre Sebastian Flint sapeva già che l’assassino avrebbe colpito di nuovo. Perché i suoi delitti seguono lo stesso schema di quelli compiuti da Alessio Capaneo, un eretico vissuto a Firenze alla fine del XIII secolo. E Capaneo uccideva per celebrare un macabro rituale, un rituale che prevedeva il sacrificio di sei donne. Per padre Flint, è giunto il momento di avvertire la polizia: David Rosen è un detective intelligente e meticoloso, capirà subito che quella è la pista giusta. E seguirà le sue indicazioni alla lettera. Quindi ben presto s’insospettirà, farà alcune indagini e scoprirà la “verità”. E allora il gioco potrà proseguire con nuove regole.



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