I prodotti possono essere distribuiti sul mercato in diversi modi, qui si elencano i principali:
Nei molteplici canali distributivi non esiste un sistema migliore in senso generale, ma è fondamentale che
ogni azienda individui quello più idoneo ai propri prodotti.
La modalità di distribuzione, che merita maggior sviluppo in Italia è quello on-line per acquisti e vendite.
L’ Ansa Europa in un articolo del 15 Ottobre 2013 ha reso noto che: “ l'Italia è fanalino di coda in Europa per gli acquisti online. Peggio di noi solo Romania e Bulgaria.”
Popolazione Acquisti on-line %
Inglese 82%
Danesi 79%
Svedesi 79%
Tedeschi 77%
Italia 29%
Bulgaria 17%
Romania 11%
A guidare la classifica 2012 degli acquisti online sono gli inglesi seguiti da danesi e svedesi e dai tedeschi . La media europea si è attestata su quota 59%. La Gran Bretagna detiene anche il primato Ue per gli acquisiti online di articoli sportivi, mentre la Svezia si colloca al primo posto per viaggi e vacanze. Gli internauti lussemburghesi primeggiano invece per comprare online libri e simili, ma sono di nuovo gli inglesi a piazzarsi al primo posto quando si prendono in considerazione gli acquisti di prodotti alimentari.
(fonte news Ansa 2013)
Dal manuale “Le condizioni dei beni del consumo 2013” edito dall’ European Commission 2013 si riportano dati di sintesi:
1) la propensione delle vendite on-line e fatturato 2011 delle imprese Ue ( esclusione imprese con meno di 10 addetti):
Source: Eurostat Community
Si desume che le più grandi imprese sono più propense nella vendita online, mentre le p.m.i non sfruttano ancora questo canale.
2) Vendite on-line nazionali e transfrontalieri 2010 (escluse le imprese con meno di 10 addetti e settore finanziari.
Imprese dell’Ue il 14% ha segnalato che vendono sui loro mercati, mentre solo il 6% vende in altri paesi UE.
Le percentuali più elevate, di imprese che si impegnano nelle vendite transfrontaliere, sono state trovate nei paesi più piccoli:
Malta - Irlanda: 13%
Belgio - Lituania - Rep. eca: 12%
Lussemburgo: 11%
Questi dati non sono sorprendenti in quanto l’e-commerce è influenzato da molti fattori, quali:
- reddito;
- conoscenza di Internet;
- conoscenza delle lingue straniere;
- disponibilità di carte di credito o livello di fiducia nel loro utilizzo;
- età dei consumatori.
A cura di Paola Giordani, commercialista e revisore contabile