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Markette, influencer e buone pratiche

Creato il 28 giugno 2013 da Pe
Markette, influencer e buone praticheVi ricordate la Dita Von Teese dei tacchi? Dopo il suo corso ho imparato a scegliere meglio le scarpe e sono decisamente migliorata nel camminare sui tacchi, ma continuo a seguire il suo Sporablog perché è pieno di info utili sul bloggare, carriera e frivolezze.
Oltre al blog, alla Stiletto Academy e al libro che ti insegna a stare sui tacchi Veronica Benini ha anche trovato il tempo (ma come fa?) di scrivere l'ebook Guida bionda per influencer nel quale spiega il rapporto tra blogger e aziende dal punto di vista del marketing. Se vi interessa l'argomento ve lo consiglio perché costa meno di un caffè e si legge con piacere. Il libro si conclude parlando del Codice delle Buone Pratiche dei Blogger, proposto dalla rete Mommit che invita i blog ad etichettarsi come ADV Free, Light o Pro a seconda dei rapporti con le aziende e la disponibilità a pubblicizzare prodotti e a mettere banner nel proprio blog.
Markette, influencer e buone pratiche Markette, influencer e buone pratiche Markette, influencer e buone pratiche
Concordo sull'etica di dichiarare i propri rapporti con le aziende, ma mi sembra un po' superfluo. I blog pieni di banner o con la scritta in primo piano "se sei un'azienda e vuoi farmi recensire un prodotto" si riconoscono al volo. Gli altri blog che frequento invece dichiarano senza problemi se hanno ricevuto un prodotto omaggio, così come ho fatto io quando me ne è capitata l'occasione.
Secondo me si può essere trasparenti anche senza il bollino: per capire se un blogger recensisce qualcosa perché gli interessa quel prodotto o solo per riceverne altri in omaggio basta leggere gli altri suoi post sull'argomento.
Parlo per me, ma credo che il discorso si possa estendere anche agli altri eco-blogger: se dovesse capitarmi la possibilità di sponsorizzare un detersivo inquinante rifiuterei perché non rientra nei miei valori. Il fatto che eco-aziende mi abbiano inviato i loro prodotti da testare è perché Come sopravvivere in 30mq inizia ad avere successo nel proporre l'idea di un mondo più green e non vedo nulla di male a parlarvene onestamente.
Non ho ancora deciso se aderire o meno all'etichettatura del blog, nel caso sarò un ADV Light.
Voi pensate che questa autoregolamentazione sia necessaria o superflua?

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