Die Fondation Beyeler im Herbst 2010, Foto: Mark Niedermann
Marlene Dumas
31 maggio 2015 – 6 settembre 2015
La Fondation Beyeler dedica all'opera di Marlene Dumas, artista di ampio respiro, un'esposizione incentrata sul suo rapportarsi alla figura umana. Si tratta della retrospettiva più completa sul lavoro dell'artista residente ad Amsterdam mai allestita fino a ora in Europa.
La mostra offre una panoramica unica sulla sua notevole produzione dalla metà degli anni 1970 fino a oggi. Parallelamente ai dipinti e ai disegni più importanti, di carattere iconico, si potranno ammirare dei collage sperimentali del primo periodo come pure alcuni quadri recentissimi.
Un'inusuale combinazione di immediatezza e intimità caratterizza il lavoro di Marlene Dumas. Senza ritrosia, a volte con sfida, altre con spirito, Dumas incontra i personaggi dei suoi quadri. Dumas concede autonomia al colore, senza tuttavia perdere di vista l'immagine della figura umana. Le sue opere dimostrano chiaramente che la pittura è ancora oggi capace di raggiungere esiti altissimi. Marlene Dumas è tra le artiste più interessanti e influenti della scena contemporanea. Nei suoi ritratti singoli e di gruppo domina una tavolozza molto varia, ricca di toni e contrasti. Colori carichi di espressività si alternano a sfumature quasi trasparenti che paiono illuminare la tela dall'interno. Dumas crea volti marcati e corpi violati ma anche creature fragilissime, apparentemente prive di vita. L'artista ci mette sotto gli occhi come la bellezza in pittura possa abbracciare anche scene spaventose. I nuovi lavori, mai esposti prima d'ora, si focalizzano in misura crescente sulla relazione tra figura e spazio.
Per i dipinti e gli acquerelli Dumas attinge a un suo proprio archivio iconografico avviato in giovane età.
Spesso fa riferimento a crisi attuali o eventi della società civile. L'archivio comprende anche foto private di famiglia, fonti di carattere storico-artistico e immagini pubblicate dalla stampa. A partire da fotografie documentarie tratte da giornali e riviste Dumas trasforma lo scatto in un dipinto inquietante, avvincente e toccante: ciò che la fotografia congela nel tempo viene risvegliato a nuova vita nella pittura di Dumas. I suoi quadri emanano una forza di fascinazione e seduzione che cattura l'osservatore.
La rassegna presso la Fondation Beyeler è stata progettata in stretta collaborazione con l'artista, di cui ripropone il percorso artistico secondo un ordine approssimativamente cronologico. L'inizio della mostra costituisce però un'eccezione e segue un ritmo tutto suo. La prima sala raccoglie opere chiave quali The Painter (1994), The Sleep of Reason (2009) e The Artist and His Model (2013). In tal modo è la pittrice stessa a guidare i visitatori attraverso l'esposizione, che trova il suo culmine nel fascino sempre ancora esercitato dalla riproduzione pittorica della figura umana.
Marlene Dumas nasce nel 1953 nelle vicinanze di Città del Capo (SA) dove cresce. Dal 1976 vive e lavora in Olanda. I suoi lavori si trovano in musei e in collezioni sia pubbliche sia private di tutto il mondo. Tra le mostre più significative degli ultimi anni si annoverano le presentazioni al Haus der Kunst di Monaco d. B. (2010/2011), al Museum of Contemporary Art, Los Angeles e al Museum of Modern Art, New York (2008) e al Marugame Genichiro-Inokuma Museum of Contemporary Art, Marugame, Giappone (2007). Dumas ha partecipato alla DOCUMENTA IX del 1992 e alla Biennale di Venezia del 1995. Nel 2012 è stata insignita del rinomato premio Johannes Vermeer. Theodora Vischer, Senior Curator della Fondation Beyeler, cura la mostra alla Fondation Beyeler prodotta insieme allo Stedelijk Museum di Amsterdam e la Tate Modern di Londra; i punti focali delle singole sedi espositivi sono però diversi. È già disponibile un catalogo bilingue tedesco/inglese.
Immagini per la stampa: ottenibili all'indirizzo http://pressimages.fondationbeyeler.ch