Per sempre mi rimarrà l'immagine del cranio rasato di Kurtz che emerge dal buio, terribile nel suo disperato cupio dissolvi. "C'è un conflitto in ogni essere umano, tra il razionale e l'irrazionale, tra il bene e il male. Però il bene non sempre trionfa. Ogni uomo ha un suo punto di rottura...". E su quel limite Brando è vissuto, lacerato da successi e tragedie, cadute e risalite, ribellioni e compromessi. Ma esiste un'altra immagine, antitetica alla precedente, che conserverò. Quella di una pubblicità, nella quale Brando si trova sulla cima di un monte, quasi all'orlo del precipizio, sdraiato su una chaise-longue, l'aria realmente soddisfatta. Una farfalla gli si posa nella mano e lui fa un'espressione straordinaria, a metà tra stupore e meraviglia; quindi emette un suono, come un verso di compiacimento, mentre la farfalla riprende leggera il volo. Ecco, è così che lo ricorderò: con quell'espressione fissata in un fotogramma divenuto eterno. Come una farfalla che spiega le ali verso l'infinito.
(Pubblicato nel Forum Tu Sei il 3 luglio 2004)