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Marlowe - The Usual Suspects 2

Creato il 26 novembre 2010 da Sogniebisogni

Marlowe

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Il losco energumeno mi introdusse con modi spicci in una specie di elegante sacrestia al secondo piano. – Il reverendo Rutelli arriverà tra un momento…- Reverendo? Questa sarebbe proprio nuova. Mi sembra evidente che in questa casa hanno qualcosa da nascondere, se no perché tenere in giro un gorilla dotato di artiglieria?
Aspettai diversi minuti, finché la porta intarsiata non si aprì, lasciando entrare una signora elegante. La moglie del reverendo, evidentemente.
– Chiamami Barbra, Marlowe… ho sempre sentito parlare di te fin da quando ero una giovane giornalista… -
- Non attacca, Barb… sono qui per il reverendo, non per titillare i tuoi erotismi adolescenziali –
Si rabbuiò in viso. Pensai che sotto quelle spoglie di signora alto borghese doveva esserci una serpe velenosissima.
– Mio marito è molto malato, Marlowe – Ora cercava di impietosirmi – Le ultime delusioni gli hanno dato alla testa…
- Ma è vero che ora è…un reverendo?
– Oh quello… ha fondato una sua religione di recente, dice che un partito non gli basta più. Si chiama Chiesa dei Santi Alleati per l’Italia degl’Apostrofi degl’Ultimi Giorni. Le piace? –
- Preferisco un film della Wertmuller –
- Non sia così cinico, Marlowe, mio marito è un uomo di fede –
- Sì, ne ha avute tante di fedi: radicale, maccartista, girondino, cicorione, democratico, peccato che abbia sprecato la fede degli altri per coltivarsi la sua… -
La porta si spalancò a sorpresa. Era Rutelli vestito con dei paramenti sacri che lo facevano sembrare una comparsa di Flash Gordon
– Pentiti! Peccatore! Il giorno del tuo giudizio è ormai arrivato! – Ciccio, mi sono già pentito da tempo, da quando presi la tessera del PDS precisamente. Non fare il matto che non attacca e parliamo dei voti scomparsi… -
Barbra mi lanciò un prezioso vaso Ming urlando – Sei un ignobile bruto! Al massimo avrà preso un po’ di argenteria, non ne sa nulla dei tuoi voti! Lascialo in pace! –
Evitai il vaso con agilità, ma Rutelli ne approfittò per rifilarmi un calcio nelle palle. Dimenticavo che l’ha allenato quella jena di Pannella. Ora ero a terra dolorante con Rutelli che strillava – Sono io che ho preso tutti i vostri voti! IO IO IO IO! Ne ho tre stanze piene! Ora te li farò vedere! –
Sollevai leggermente la testa dal livello del tappeto persiano, Rutelli aprì un armadio e ne estrasse schede elettorali. Guardai meglio. Erano soltanto santini misti a carta igienica. – Ecco tutti i miei voti! I milioni di voti che ho preso nella mia carriera! Ah Ah Ah Ah Ah! Ve li ho portati tutti via e domani li regalo a Casini! –
Mi rialzai faticosamente da terra – Ok Barb… mi avete convinto… in effetti penso che qui voti non ce ne siano mai stati… Se permetti levo il disturbo –
- Sì certo, Marlowe, ma non dalla porta! Vernett! – L’energumeno di prima rientrò nella stanza minaccioso – Il signor Marlowe se ne va. Dalla finestra… -
L’ultima cosa che udii prima che Vernett mi scaraventasse attraverso la vetrata era Rutelli che gridava – Sono il nuovo Messia! – mentre Barb cercava di calmarlo – Prendi un po’ di litio caro… -
Rinvenni tra i cespugli del giardino che fortunatamente avevano attutito la caduta. Mi trascinai zoppicando verso la Studebaker, forse avevo una costola rotta. Cercai il cellulare per chiamare Bersani. – Nulla di fatto. Anche se forse ho scoperto dov’è finita l’argenteria del servizio buono di Togliatti –
- Dannazione, Marlowe, chi se ne frega del servizio buono! Qui bisogna rimboccarsi le maniche per ritrovare i voti! Stamattina il governo è andato sotto tre volte…!
- E purtroppo è sempre riemerso dalla merda pensai. Ma invece dissi: - Ok Berz, tranquillo che se no poi ti spettini. Vado da Di Pietro, ma prima torno a casa a darmi una sistemata – Sarebbe stata una lunga notte…
Continua


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