C’è qualche piccolo cambiamento nella ricetta ma già allora avevo raggiunto un risultato buono e soprattutto poco calorico.
Io ho usato due confezioni di frutti di bosco surgelati: dovevo provare un gelato senza gelatiera da una ricetta di Jamie Oliver (QUI,QUI, QUI e mi fermo perché ora lo conoscete un poco anche voi e quindi... "NON E' FANTASTICO!!!!!!!!!!) con yogurt greco e frutti di bosco per una cena. Ma come spesso mi succede mi sono dimenticata e le due confezioni sono rimaste in freezer al freddo e al gelo per lungo tempo. Lo yogurt l’ho usato per la colazione di mia figlia Mia… Ma i frutti di bosco?
E quindi marmellata!
E marmellata fiat!
Nel senso del verbo "essere" in latino non della Panda, della Punto o del Fiorino...
Bon Appétit!
1 kg di frutti di bosco
3 limoni non trattati
2 mele (per la pectina)
350g di zucchero di canna(chiaro tipo Demerara)
100g di limoncello
Mettere in una grossa pentola non di alluminio (sarà, se vi va, quella in cui sarà cotta la marmellata) i frutti, le mele grattate, lo zucchero, il limoncello e mischiate bene in modo che lo zucchero tocchi tutta la frutta.
Lasciare questo composto a macerare per 24 ore girandolo 4/5 volte.
Passato questo tempo prendere 1/3 del composto (50% di liquido zuccherato e 50% di frutta) e con un frullatore ad immersione frullarlo per renderlo omogeneo. Ora riversate questo composto ottenuto nella pentola.
Unite anche la buccia grattata dei limoni (vedere QUI al 4 a al 5), mescolate bene e cuocete per circa 1 ora. Fate la prova del piattino (come spiegato QUI al 7) e invasate la marmellata bollente - peggio del “piombo fuso” - in barattoli sterilizzati (QUI al 16) chiudete con tappi integri (a volte vale la pena comprarli tutti nuovi) sterilizzati anch’essi ben stretti e capovolgete (il calore fa creare il sottovuoto - importantissimo).
Una volta freddi o dopo 8 ore (circa la notte - io la marmellata la faccio sempre dopocena) rigirateli e conservateli al fresco.
N.B. Per un risultato più liscio frullate tutto con un frullatore ad immersione e passate tutto ad un setaccio di metallo aiutandovi ad estrarre tutta la polpa con una spatola di gomma o se non l’avete con il dorso di un cucchiaio – devono rimanere solamente i semini.