C'è da dire poi, che la sua era davvero molto particolare: lei la fa col Bimby, e per qualche ragione che neanche lei riesce a spiegarsi, le marmellate che si fanno col Bimby raggiungono tutte una consistenza molto soda, e senza l'aggiunta di alcun addensante come pectina, agar agar o altro. Per capirci, questa marmellata di kumquat che mi aveva mandato aveva la stessa consistenza di una cotognata: stava nel vasetto, ma si poteva tagliare a pezzi. Uno degli usi che ne feci fu per questi pasticcini, dalle foto si potrà avere un'idea di quanto fosse soda.
Vabbé, tutto questo preambolo per dire soltanto che questa marmellata di kumquat è talmente favolosa, che quando, andando a fare la spesa, nel reparto ortofrutta vidi che avevano i kumquat, non ho resistito alla tentazione di comprarli per fare anch'io la mia bella marmellata.
Io non ho il Bimby, quindi a me non ha preso la consistenza soda di quella di Nicoletta, ma vi posso assicurare che gusto e profumo ci stan tutto. L'unico neo, togliere i semi da 1 kg di kumquat è un lavoro lungo e noioso. Ma vabbé, se Parigi val bene una messa, una marmellata di kumquat varrà pure un po' di smaronamento, no? ;-)
- 1 kg di kumquat
- 650 g di zucchero semolato (comunque, lo zucchero dev'essere il 65% del peso della frutta)
- acqua q.b.
Tagliare i kumquat in 4 e privarli dei semini. Mettere i frutti tagliati nella pentola in cui li si andrà a cuocere e coprire con acqua. Purtroppo non ho misurato quanta acqua fosse, comunque dev'essere un po' più che a filo della frutta. Lasciare a bagno tutta la notte.
La mattina dopo, porre la pentola sul fuoco e portare a bollore. Lasciar cuocere finché l'acqua non si riduca di almeno la metà. Togliere dal fuoco e dare una minipimerata per omogeneizzare e ridurre in poltiglia una parte delle scorze. Quindi rimettere sul fuoco e aggiungere lo zucchero, mescolare e far cuocere con la fiamma che dev'essere appena un fiato. Mescolare ogni tanto e lasciar addensare. Fare la prova piattino per capire quando la cottura è terminata.
Invasare bollente, incoperchiare e capovolgere i vasetti, lasciandoli così per una mezz'oretta.