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Dopo un po’ di ricette dedicate all’Abbecedario Culinario ritorno a proporvi altre idee con i frutti dimenticati raccolti a Casola Valsenio.
Come vi avevo raccontato qui, di frutti ne avevo portati a casa un bel po’ e quindi varie sono state le ricette che ho e sto ancora preparando! …infatti alcuni frutti ho dovuto prepararli subito, poiché deperivano velocemente, altri per fortuna hanno una vita più lunga e resistono ancora in cesta!
Un po’ di questi frutti li ho uniti assieme in questa deliziosa marmellata che ha i colori ed i sapori dell’autunno! …una vera coccola per la mia colazione mattutina!
L’idea del nome ed in parte per la ricetta l’ho presa da un bel libricino che vendevano alla festa dei frutti dimenticati, preparato dalla proloco e ricco di idee per preparare marmellate e conserve con questi frutti!
Ho unito insieme pere cotogne, melograno e rosa canina! …non vi dico che delizia!!! …di rosa canina ne avevo raccolto un bel po’ma, una volta pulita e cotta, non da una grande quantità di marmellata e poi una marmellata di sola rosa canina l’ho fatta più volte (vedi qui) e l’idea di provarla insieme ad altri frutti mi piaceva molto e come vi dicevo il risultato è stato ottimo!
Se volete prepararla, questa come quella di solo rosa canina, preparatevi psicologicamente che la pulitura delle bacche porterà via un po’ di tempo e pazienza… arriverà sicuramente il momento in cui vi chiederete “ma chi me l’ha fatto fare!” …ma se come me amate questi frutti particolari, stagionali e non sempre di facile reperibilità, sopporterete questo lavoro di pazienza e sicuramente avrete grande soddisfazione una volta pronta la marmellata …che già al primo assaggio stamperà un sorriso compiaciuto sul vostro volto!
Le bacche di rosa canina che ho raccolto erano belle rosse ma ancora sode e non morbide. Se raccogliete le bacche ancor più mature e morbide potete comunque fare la marmellata e QUI vi racconto i due diversi modi di procedere per preparare la marmellata di rosa canina con bacche sia sode che morbide. Credo che il diverso modo di procedere possa essere applicato anche a questa marmellata.
- 170 gr di rosa canina, giá pulita e privata dei semi
- 1 pera cotogna grande
- 5 melograni
- 220 gr di zucchero
- acqua
Pulite le bacche di rosa canina, eliminare l’estremità nera, tagliatele in due ed eliminate i semi e la peluria interna. Fate questo con dei guanti poiché la peluria è leggermente urticante. Sciacquate le bacche sotto acqua corrente e mettetele in una casseruola insieme alla cotogna lavata (lavatela per eliminare la peluria sulla buccia) e tagliata a tocchetti, il succo di 4 melograni (per estrarre il succo ho spremuto i melograni con uno spremiagrumi) ed acqua sufficiente a coprire a filo la frutta. Cuocete il tutto a fuoco medio finchè la frutta non sia bella tenera. Passate il tutto a setaccio e rimettete la polpa raccolta in un’altra casseruola insieme allo zucchero e al succo di un melograno. Cuocete la marmellata fino a che raggiunga la giusta consistenza. Invasarla ancora bollente in vasetti sterilizzati, chiudeteli subito e capovolgeteli a testa in giù. Una volta aperti conservateli in frigo.
Non solo in cucina: La rosa canina (Rosa canina L.) è una pianta della famiglia delle rosacee conosciuta anche come rosa di macchia… è quella che cresce rampicante o in arbusti e ci delizia con bellissimi fiori a cinque petali che vanno dal rosa al bianco, i quali una volta sfioriti regalano questi deliziosi e preziosi frutti (cinorrodi), buoni ma soprattutto ricchi di proprietà! Infatti la rosa canina è famosa per il suo alto contenuto di vitamica C che va dai 600 agli 800 mg per 100 gr di frutto, rispetto ai 50 mg di un limone o i 300 mg di un kiwi per esempio. Pensate che in Gran Bretagna durante la seconda guerra mondiale si faceva assumere ai bambini un gran numero di rosa canina per garantire loro il fabbisogno di vitamina C, non procacciabile a quei tempi ed in quei luoghi così a nord, soprattutto di quei tempi.
Ma oltre alla vitamina C la rosa canina contiene anche vitamina P, B1, B2, E, provitimana A, sali minerali, pectina, tannini e acido gallico (dall’effetto antiossidante) ed ha proprietà astringenti (utile la tisana in caso di diarrea), cicatrizzanti, diuretiche, depurative, remineralizzanti e toniche (in caso di esaurimento fisico o astenia).
Per uso esterno possiamo sempre sfruttare la polpa delle bacche, riservandocene un pò prima di fare la marmellata magari. Raccogliendole ancora turgide, si aprono in due, si svuotano dei semi e pelurie e dopo averle sciacquate bene si frullano per ottenere una maschera con effetto tonificante, schiarente e levigante.
Si può anche preparare un decotto con 50 gr di bacche per litro d’acqua, si fan bollire a fuoco lento per 5 minuti e una volta filtrato si uniscono 3 cucchiai di sale e lo aggiunge all’acqua calda della vasca per ottenere un bel bagno tonificante e rigenerante. Il decotto si può anche usare come tonico-lozione per pelli stanche e mature, infatti il contenuto di vitamina C va stimolare la produzione di collagene e migliora la circolazione.
Rosehip, pomegranate and quince jam
After some recipes for the European Community ABC i’m back with other ideas to use the forgotten fruit i picked up at the CasolaValsenio fair, from which I came back home with a good amount of different fruit as I told you here.
With some of them I made this delicious jam which has autumn colours and flavours! …a lovely way to pamper myself at breakfast!
The name and part of the recipe come from a booklet I bought at the fair, sold by the tourism office desk, packed with great ideas to preserve these old fruit!
I put together, quince, pomegranates and rosehips and the result is amazing! …I picked up a good amount of rosehips and, as I already made many times a pure rosehip jam, this time I liked the idea of mixing them with other fruit!
If you like this idea or you want to make a pure rosehip jam, bear in mind that the preparation will ask for all your patient!…cleaning rosehips is a long job and there will be a moment where you’ll want to give up… but if you love, like me, these rare, precious seasonal fruit, don’t give up and you’ll be gratified by the result… and once you’ll taste your jam a satisfied smile will appear on your face!
- 170 gr rosehips, already cleaned
- 1 quince
- 5 pomegranates
- 220 gr sugar
- water
Rosehips should be bright red but still hard and not soft. Using rubber gloves cut black ends from rosehips, then cut them in two and remove inner seeds and little hair. Wash rosehips under running water, place them in a saucepan with quince cut in chunks (wash quince first to rub off any downy fur), the juice of 4 pomegranate and enough water to cover the fruit. Cook on medium heat until the fruit is soft. Pass everything through a sieve and place the resulting pulp into a saucepan with sugar and the remaining pomegranate juice (to juice the pomegranate I squeeze them like oranges with a squeezer). Cook until jam will have the right consistence. Pour boiling jam into sterilized jars, close lid tightly and turn them upside down. Once opened store in fridge.
Questo mix di frutti autunnali è il mio contributo per il “raccolto” del WHB#411 la raccolta settimanale di ricette a base di erbe, frutta, verdure, ortaggi, cereali, etc… L’idea l’ha avuta e l’ha fatta crescere un po’ di anni fà Kalyn, del blog Kalyn’s Kitchen… ora è seguita da Haalo di Cook (almost) anything at least once… per la versione inglese e da da Brii nella sua versione italiana. Ogni settimana un blogger a turno ospita “il raccolto” settimanale e questa settimana la nostra ospite è Elena di lo Zibaldone Culinario.
This entry take part to theWHB#411 english edition, the weekly event started by Kalyn of Kalyn’s kitchen, now organized by Haalo of Cook (almost) Anything at Least Once. This week the event is hosted by Elena of the blog Zibaldone Culinario.