L'idea non è partita da me, ma da Manuel Pomeranz, chef romano trapiantato in Svizzera, dove è proprietario del ristorante Osteria Dar Pomi. La sua ricetta la potete trovare qui, io ho fatto praticamente uguale a lui, ma senza Bimby, quindi adattando qualche passaggio alla cottura tradizionale in pentola.
No, una cosa diversa c'è: ho ridotto lo zucchero. Avendo usato il Fruttapec 3:1 per addensare, lo zucchero era un terzo del peso della frutta. La scelta è stata voluta, perché i fichi sono già molto dolci di loro, e fare pari peso di zucchero mi sembrava un'esagerazione.
- 500 g di fichi bio a km 0 (peso al netto degli scarti), fregateveli dalla pianta nel giardino del vicino, e se non avete un vicino con una pianta di fichi, comprateli all'emporio bio
- 1 rametto di rosmarino (del vostro balcone/orto)
- 1 peperoncino trinidad scorpion PICCOLIIIIIIIISSIMO!!! non più grande di una ciliegia (o altro, l'autore della ricetta usa un Chocolate Scotch Bonnet), sempre del vostro balcone/orto
- 1 cucchiaino di cacao amaro
- 170 g di zucchero di canna superfino Golden Caster
- 1 busta di Fruttapec 3:1
- 1 bicchierino di rum (io ho usato la cachaça)
Triturare insieme il rosmarino e il peperoncino.
Sbucciare i fichi, in miei erano metà neri e metà bianchi, tagliarli in quarti e metterli nella pentola col trito di rosmarino e peperoncino, il cacao e una tazzina d'acqua.
Portare a bollore e far cuocere per una mezz'oretta.
Minipimerare per ridurre il tutto in una poltiglia omogenea, emulsionando perfettamente tutti gli ingredienti.
Aggiungere lo zucchero mescolato al fruttapec.
Riportare a bollore, abbassare la fiamma e far cuocere fino ad addensamento, pochi minuti. A fiamma spenta, aggiungere il rum e mescolare velocemente.
Invasare, incoperchiare e capovolgere.
Oltre che in accompagnamento ai formaggi semistagionati, si gusta bene col cioccolato fondente e con la pizza bianca, magari al rosmarino.
Di Manuel Pomeranz passeranno altre ricette, che ho adocchiato e replicato, sempre con l'attenzione rivolta ai nostri peperoncini ;-)
E rimanendo in tema di peperoncini, come non menzionare la più peperina di tutti? Lei, Pepper, che spesso e volentieri si infila nella cesta dei panni sporchi, dove non disdegna di schiacciare anche un pisolino...
Eh bé, che volete? chi preferisce la pila di panni freschi di bucato e appena stirati, e chi quelli sporchi e puzzolenti e tutti aggrovigliati. Non tutti i gatti sono uguali! :-D