“Coerenza con la linea politica uscita dal congresso e riassunta nello slogan “Prima il Nord”. La vittoria in Lombardia era funzionale a questo progetto e sapevamo che, per fare questo, dovevamo fare l’accordo col PdL, anche se sapevamo che ci avrebbe penalizzato. Era tutto messo in conto”. Così il neo governatore lombardo Bobo Maroni, segretario leghista. Ora la Lega Nord “controlla” le regioni del Nord e punta a realizzare il progetto della macro regione.
Di segno opposto il risultato nel Lazio. La Lombardia si colora di verde, la regione amministrata dalla Polverini passa al centrosinistra. Nicola Zingaretti (Pd)si definisce “il presidente di tutte le cittadine e i cittadini del Lazio. Ci sono stati molti voti disgiunti, di persone che pur non votando la mia coalizione, mi hanno votato come presidente. Sono molto contento. C’è l’urgenza di non essere pigri. Eredito una Regione in condizioni disastrose. Se fosse un’azienda sarebbe in default con 22 miliardi di debito, una situazione sociale drammatica, aggravata dalle nomine a pochi giorni dal voto che francamente è una storia triste. Vorremmo cambiare e cambieremo anche in questo. Il mio primo atto in giunta sarà quello di preparare un pacchetto che segni una discontinuità netta con il passato. Sulla trasparenza, sui tagli ai costi della politica”.