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Maroto (AS): “Real pentito dalla cessione di Callejon, ma potrebbe arrivare un altro talento”

Creato il 11 marzo 2014 da Vesuviolive

Josè Maria Callejon è sempre più decisivo nel Napoli. Un rendimento costante che ha impressionato anche in Spagna, dove probabilmente il ragazzo non ha avuto la considerazione che il suo talento meritava. Joaquín Maroto, responsabile della sezione internazionale di AS ed ex addetto stampa del Real Madrid ha rilasciato queste dichiarazioni: “Callejon è cresciuto tantissimo da quando è stato ceduto all’Espanyol, quell’esperienza lo fece migliorare tantissimo. I suoi 15 gol non mi sorprendono, non è un giocatore d’area ma ha una caratteristica da attaccante navigato: è bravissimo nel gioco di prima, ha segnato tantissime reti in questo modo. In questo senso mi ricorda Hugo Sanchez, il messicano che al Real segnò 38 reti, tutte con un solo tocco”. Il suo rendimento può dargli la nazionale? “Per i mondiali non credo, visto che non ci è stato molto tempo per testarlo, ma a settembre quando partono le qualificazioni per gli Europei credo che sicuramente sarà un protagonista“. Eppure il Real lo aveva venduto ad una cifra che adesso appare quasi irrisoria…“Il Real si è sicuramente pentito di aver lasciato partire José ad un prezzo così basso. La Cantera Blanca è straordinaria, ma a differenza del Barcellona qui i giocatori difficilmente hanno continuità. L’unico a riuscirci negli ultimi anni è stato Casillas, ma nella seconda squadra del club madrileno giocavano assieme Callejón, Mata e Negredo. Tre talenti incredibili che hanno trovato fortuna altrove”. Altri talenti potranno raggiungere Napoli? “Benitez conosce benissimo la cantera del Real Madrid, quindi non mi sorprendo se qualche altro talento ‘merengues’ possa arrivare al Napoli. Credo che Benitez uno tra Morata e Jesè possa portarlo al Napoli. Ma proprio per gli errori del passato non credo che il Real li venda a titolo definitivo, ma in prestito sicuramente”. Benitez potrebbe lasciare Napoli dopo una sola stagione? “Rafa non lascerà mai Napoli senza vincere almeno uno scudetto o una Champions. Finchè non entrerà nella storia del club non andrà via. Oltretutto, uno dei suoi grandi pregi è quello di lasciare le squadre che ha allenato in condizione di poter continuare a vincere. In questo senso ricorda molto Guardiola, e si differenzia tantissimo da Mourinho”.  


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