è un luogo magico in cui ogni giorno va in scena uno spettacolo di varia umanità che non credo abbia uguali, un grande palcoscenico che continua ad esercitare un'attrazione magnetica nei confronti di chiunque si trovi a passare per Marrakech.
Impossibile invece dire di no alla garbata offerta del portatore di acqua, che probabilmente tiene famiglia e pare difficile mantenerla soltanto vendendo tazze di acqua tiepida dalla dubbia provenienza.
Ma è nel pomeriggio che inizia lo spettacolo autentico. Decine e decine di carrette trasportate a braccia si incrociano portando ciascuna un carico di panche e tavoli, fornelli bracieri, stoviglie e grandi teloni bianchi sotto i quali nel giro di un'ora spuntano una miriade di ristoranti in piena regola che dopo la mezzanotte (Cenerentola docet) verranno di nuovo smontati e portati via.
Al crepuscolo la piazza si anima ancora di più con la gente
La guida, e forse anche il buonsenso, suggeriscono di portarsi le posate da casa, noi che in quanto a buonsenso siamo evidentemente carenti, abbiamo avuto fiducia nei nostri anticorpi e ci siamo goduti senza patemi d'animo una cena più che succulenta.
mentre un numero imprecisato di gruppi di suonatori gnaoua ci martellava i timpani con un sovrapporsi inestricabile di ritmi di tamburi e crotali
e la fiammella di centinaia di piccole lanterne ( mi sono chiesta quanti fiammiferi ci saranno voluti per accenderle tutte quante) aggiungeva un tocco di inaspettata gentilezza