Sclerosi Multipla: con fingolimod ottima risposta in termini di riduzione delle ricadute, attività antinfiammatoria e rallentamento della progressione di malattia
In Italia secondo stime recenti, ogni 4 ore viene fatta una diagnosi di Sclerosi Multipla, una patologia cronica, progressiva e fortemente invalidante che sviluppa soprattutto in età giovane-adulta e ha un’incidenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini, con un rapporto di quasi 3 a 1. Quali sono le conseguenze più severe per le persone colpite da questa malattia?
Poiché la Sclerosi Multipla è una malattia che colpisce prevalentemente i giovani, le prime conseguenze sono soprattutto sul piano psicologico. Le reazioni alla diagnosi sono spesso improntate ad un senso di profonda incertezza sul futuro, difficoltà nel programmare la propria vita e soprattutto paura di perdere la propria autonomia. Nelle donne è spesso presente in modo drammatico la paura di non poter avere figli o di non essere in grado di accudirli. La Sclerosi Multipla spesso viene ancora percepita come “la malattia della sedia a rotelle”. Di fatto, in assenza di trattamenti la patologia nel tempo conduce ad una disabilità i cui tempi non sono facilmente definibili nella fase iniziale di malattia.
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Pur non esistendo una cura risolutiva, molti progressi sono stati compiuti nella ricerca farmacologica nella Sclerosi Multipla. Recentemente è stato rimborsato in Italia fingolimod, una terapia che potrebbe diventare una pietra miliare nella lotta alla patologia: che benefici potrà avere per i pazienti?
I pazienti che rientrano nei criteri previsti dall’AIFA (essenzialmente pazienti che non hanno una risposta clinica soddisfacente ai trattamenti con immunomodulanti) potranno accedere a fingolimod. Questo significa che oggi abbiamo una nuova possibilità di trattamento con un farmaco che, dagli studi clinici, ha mostrato un’ottima risposta in termini di riduzione delle ricadute, attività antinfiammatoria e rallentamento della progressione di malattia. Poiché è anche il primo farmaco orale a disposizione per la terapia della Sclerosi Multipla, ci attendiamo anche una buona aderenza al trattamento.
Sono disponibili stime sulla situazione epidemiologica della Sua regione? Ci può segnalare qualche iniziativa nell’ambito del trattamento e dell’assistenza ai pazienti con Sclerosi Multipla portata avanti dal Suo Centro?
Purtroppo non esiste un registro epidemiologico regionale, che costituirebbe uno strumento indispensabile per la Regione Sardegna anche per il monitoraggio della spesa sanitaria. Dai dati dedotti da studi epidemiologici possiamo stimare la prevalenza di circa 150 casi per 100.000 nella provincia di Nuoro e Sassari, e oltre 200 ogni 100.000 nel Sulcis-Iglesiente. Per quanto riguarda le iniziative portate avanti dal Centro Sclerosi Multipla di Cagliari, mi pare di particolare rilievo l’acquisto di una Risonanza Magnetica dedicata che è stata acquisita grazie al contributo di Aziende Farmaceutiche, Federazione Italiana Sclerosi Multipla e ASL di Cagliari. La Risonanza Magnetica sarà ubicata presso l’Ospedale Binaghi e sarà operativa entro l’anno. Inoltre spero che, come promesso dalla Direzione Generale della ASL Cagliari, presto verranno implementati gli spazi e le persone dedicate alla riabilitazione, altro punto fondamentale nell’assistenza ai pazienti. Per la riabilitazione stiamo anche acquisendo attraverso donazioni attrezzature idonee e moderne per specifici trattamenti ai pazienti con Sclerosi Multipla.
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Maria Giovanna Marrosu
Professore Ordinario di Neurologia, Università di Cagliari
Dirigente Struttura Complessa Clinica Neurologica, Ospedale San Giovanni, Cagliari
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