USA 1996 Universal
con Jack Nicholson, Glenn Close, Annette Bening, Pierce Brosnan, Danny DeVito, Martin Short, Sarah Jessica Parker, Michael J. Fox, Rod Steiger, Tom Jones, Lisa Marie, Sylvia Sidney, Jack Black, Natalie Portman, Pam Grier
regia di Tim Burton
I marziani invadono la Terra ma i consiglieri del Presidente degli Stati Uniti ritengono che essendo una civiltà più evoluta della nostra abbia solo intenti pacifici, invece i marziani si rivelano cattivissimi e con la sola volontà di distruggerci. Quando tutto sembra perduto, viene scoperta del tutto casualmente l'insolita ”arma” che li neutralizza..
Nel pieno della stagione catastrofista del cinema anni '90, Tim Burton regala un geniale sberleffo alle ansie millenaristiche e alla retorica militarista riesumando i marziani di una vecchia serie di cartoline dei tardi anni '50, serie che fu presto interrotta perché ritenuta diseducativa.
Pur essendo perfidi, i marziani dalla testa di teschio e il cerebro spropositato pieno di una poltiglia verde, risultano più simpatici dell'umanità gaglioffa e idiota che sono venuti a distruggere: il potere borioso ma incapace rappresentato dal Presidente degli Stati Uniti interpretato da Jack Nicholson in gran forma con accanto una strepitosa First Lady interpretata da Glenn Close; l'esaltazione guerrafondaia dell'esercito più potente del mondo, anche se una volta tanto l'aggressivo generale (Rod Steiger) aveva ragione, la vanità rappresentata dai mass media: Sarah Jessica Parker (pre Sex and the city) che tiene sulla corda il collega Michael J.Fox e finisce per innamorarsi del consigliere del Presidente, (Pierce Brosnan). Jack Nicholson interpreta anche Art Land, l'imprenditore di Las Vegas mosso solo dal denaro: "I Marziani che arriveranno avranno bisogno di un letto, di stare comodi come chiunque altro"
A salvare il mondo è ovviamente il più sfigato di tutti, Richie Norris, fratello di Billy Glenn, militare volontario contro gli alieni (un irriconoscibile Jack Black), con l'aiuto inconsapevole della nonna svanita, interpretata dalla stella degli anni '30 Sylvia Sidney. La fortuita scoperta del potere mortale che la musica amata dalla nonna ha sui marziani, riprende il finale a sorpresa de La Guerra dei Mondi dove gli alieni vengono sconfitti del tutto inaspettatamente dall'atmosfera terrestre e ovviamente quella de La Guerra dei Mondi non è l'unica citazione: i classici sci-fi anni '50 sono alla base della formazione burtoniana e questa pellicola ne è un omaggio dichiarato.