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Mars Gaming Keyboard MK3 - Recensione

Creato il 11 luglio 2015 da Intrattenimento

Una tastiera spagnola indirizzata ai videogiocatori a metà tra switch meccanici e membrana

Un paio di settimane addietro vi abbiamo proposto la recensione del mouse Mars Gaming MM5, un mouse che era riuscito a stupirci per l'ottimo rapporto qualità prezzo e per la sua solida qualità costruttiva. Adesso è arrivato il momento di parlarvi della tastiera gaming MK3, altro pezzo su cui il produttore spagnolo Tactics punta tantissimo per offrire ai videogiocatori il giusto hardware per godersi al meglio il proprio hobby preferito. A differenza di quanto avvenuto con il mouse però, durante la nostra prova sono emersi parecchi limiti della nuova periferica, causati in prima analisi dalla volontà di mantenere il prezzo basso per rendere il prodotto più appetibile al grande pubblico, esattamente ciò che serve a un'azienda emergente per iniziare a farsi conoscere dal pubblico in un settore altamente competitivo, dominato da anni da alcuni giganti per nulla intenzionati a cedere spazio ai nuovi arrivati.

twittalo! La Mars Gaming Keyboard MK3 ha parecchi difetti di gioventù da correggere il prima possibile

Difetti di design

 Mars Gaming Keyboard MK3
Sono diversi i problemi che abbiamo riscontrato durante le ultime settimane che abbiamo passato in compagnia della Mars Gaming Keyboard MK3. Primo tra tutti, la realizzazione e la scelta dei materiali lasciano alquanto a desiderare. La scocca della tastiera è infatti composta interamente da un blocco di plastica alto più di tre centimetri e non particolarmente solido. A farne le spese sono sia il lato estetico che l'effettiva usabilità. La MK3 ha un'aspetto giocattoloso dato prevalentemente dall'utilizzo esclusivo di plastica nera che non trasmette un grande senso di qualità e solidità, confermato poi durante le prime fasi di utilizzo. La leggerezza è data prevalentemente dalla scocca molto sottile e cava all'interno, che tende addirittura a piegarsi in punti privi di tasti come il poggia polsi, che oltretutto è decisamente scomodo visto che si tratta di un gradino secco di 3 centimetri con profili squadrati che alla lunga danno fastidio. Allo stesso modo, un'altra scelta di progettazione opinabile l'abbiamo riscontrata nell'utilizzo dei tasti macro, posti all'estremità sinistra della tastiera. Questi innanzitutto sono appena rialzati rispetto alla scocca e per seguirne le forme irregolari hanno tutti una grandezza diversa, con quello di dimensioni maggiori posto più in basso. Visto il bordo laterale obliquo, si ristringono progressivamente con il primo che ha una superficie di contatto dimezzata rispetto ai classici tasti con le lettere, diventando praticamente inutilizzabile soprattutto durante azioni di gioco concitate dove ci siamo ritrovati più di una volta a non centrare il tasto correttamente. Un vero peccato visto che cinque tasti per le marco rappresentano un buon compromesso per una tastiera da gaming, ma una realizzazione simile diventa davvero molto difficile da giustificare, specialmente nel caso di un utilizzo intensivo come per gli MMO. Anche sul fronte della tecnologia, siamo rimasti un pochino perplessi.

Meccanica con membrana

Per contenere il prezzo di vendita, Tactis ha optato per l'investimento su una tecnologia a metà tra la membrana e gli switch meccanici in modo tale da avere una resa migliore rispetto alle tastiere tradizionali, ma allo stesso tempo ridurre i costi. Ufficialmente la decisione è giustificata dalla maggiore resistenza all'uso della membrana rispetto agli switch meccanici, ma di fatto l'esperienza quotidiana ne risente.

 Mars Gaming Keyboard MK3
Se oramai sono anni che utilizzate una tastiera meccanica, la differenze nell'input dei comandi si sente distintamente, nonostante sia comunque un passo in avanti in termini di responsività rispetto alla tecnologia a membrana. Di fatto è una scelta a metà strada che non ci sentiamo di promuovere appieno visto che comunque la forza di attuazione e i tempi di rilascio rimangono maggiori di una classica periferica con Cherry MX Red e che la tecnologia degli switch meccanici ha rappresentato un'evoluzione sotto tutti i punti di vista della tradizionale soluzione a membrana. Grazie all'apposito software ogni tasto è liberamente personalizzabile assegnando ad ognuno specifiche funzioni con la possibilità di poter salvare fino a tre profili predefiniti da attivare al volo con gli appositi tasti. Vi sono poi dodici tasti multimediali con cui gestire la riproduzione dei brani e video e la regolazione del volume, e in ultimo l'utilissima funzione per disattivare il tasti Windows ed evitare di essere riportati al desktop per sbaglio durante le azioni di gioco più frenetiche. Sul lato estetico utilizzando l'apposita utility si può scegliere il colore dei LED tra i sette disponibili, con l'intensità dell'illuminazione da regolare direttamente con la rotella posta nella parte superiore della tastiera, senza bisogno di rientrare nel software dedicato. Tutta l'area di battitura è illuminata uniformemente, senza effetti particolari o personalizzazioni estreme, in linea con la filosofia del produttore che punta sempre sull'essenziale e sulla praticità. In tal senso, però, a partire da una scelta dei materiali non felicissima e da alcune decisioni di design che limitano l'utilizzo delle macro, con la Mars Gaming Keyboard MK3 Tactics non è riuscita a lasciare il segno.

Pro

  • Retroilluminata e personalizzabile
  • Cinque tasti Macro...

Contro

  • ...troppo bassi e troppo piccoli
  • Manca di solidità
  • Meno reattiva di una tastiera meccanica

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