Credit: NASA
La NASA ha dato il via libera per la costruzione di un nuovo lander per Marte, Interior Exploration Using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport (InSight), dopo aver completato con successo il Mission Critical Design Review.
La missione studierà come si sono formati e sviluppati i pianeti simili alla Terra.
InSight verrà lanciata dalla Vandenberg Air Force Base, dalla costa della California centrale, vicino Lompoc, a marzo 2016 e sarà la prima missione interplanetaria ad essere lanciata da questa base.
"I nostri partner in tutto il mondo hanno compiuto progressi significativi per arrivare a questo punto e saranno in grado di consegnare il loro hardware per l'integrazione dei sistemi a partire da novembre, una data che sarà la prossima pietra miliare importante per il progetto", ha detto Tom Hoffman, InSight Project Manager della NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL) di Pasadena, in California.
Per studiare l'interno del pianeta, il lander stazionario avrà a disposizione un braccio robotico in grado di esplorare sopra e sotto superficie.
Le agenzie spaziali nazionali della Francia e della Germania, il Centre National d'Etudes Spatiales (CNES) e il Deutsches Zentrum für Luft-und Raumfahrt (DLR), stanno collaborando con la NASA, fornendo i due strumenti scientifici principali.
Il Seismic Experiment for Interior Structure (SEIS) sarà costruito dal CNES in collaborazione con DLR e le agenzie spaziali della Svizzera e del Regno Unito.
Misurerà le onde sismiche interne al pianeta, generate da "marsquakes", ossia dei terremoti marziani, e dagli impatti meteorici.
Il Heat Flow and Physical Properties Package (HP3) sarà realizzato dal DLR e misurerà il calore proveniente dall'interno verso la superficie del pianeta.
Sarà un indicatore chiave dell'evoluzione planetaria.
La sonda arriverà fino a 41/2 metri di profondità nel suolo marziano, molto oltre rispetto a quanto ogni missione abbia fatto finora.
"Marte offre in realtà un vantaggio rispetto alla Terra per studiare la formazione di un mondo abitabile", ha detto Bruce Banerdt, InSight Principal Investigator presso il JPL.
"Entrambi i pianeti hanno subito gli stessi primi processi ma Marte, essendo più piccolo, si è raffreddato più velocemente diventando meno attivo rispetto alla Terra. Così, Marte conserva meglio le prove sulle prime fasi di sviluppo pianeti rocciosi".
Il lander avrà tre appoggi e si posizionerà in un sito vicino all'equatore marziano (una panoramica dei siti candidati la troviamo tra le immagini ad alta definizione HIRISE della sonda MRO).
Sarà operativo per un periodo previsto di 720 giorni, circa due anni.
InSight prenderà spunto dalla progettazione di successo già utilizzata dal NASA Phoenix Mars Lander, che ha esaminato il ghiaccio e suolo settentrionale di Marte nel 2008.
"Incorporeremo molte caratteristiche del lander Phoenix in InSight ma le differenze tra le missioni richiedono alcuni cambiamenti per InSight", ha detto l'InSight Program Manager, Stu Spath della Lockheed Martin Space Systems, di Denver, Colorado.
"Per esempio, la durata della missione InSight è di 630 giorni in più rispetto a Phoenix, il che significa che il lander dovrà sopportare una gamma di condizioni ambientali più ampia sulla superficie".
Le immagini non avranno un ruolo da protagoniste come per altre missioni ma guideranno gli ingegneri a posizionare gli strumenti.
InSight integrerà una fotocamera di servizio simile alle NavCam dei Mars Exploration Rover (MER), montata sul braccio del lander, che servirà per catturare immagini in bianco e nero degli strumenti sul ponte e una vista 3D del terreno dove verranno posizionate le sonde.
Con un campo di 45 gradi di vista, la fotocamera fornirà anche una vista panoramica sul terreno circostante al sito di atterraggio.
Una seconda fotocamera, con un agolo di vista più ampio di 120 gradi, simile alle HazCam dei MER, verrà montata sotto il bordo del ponte del lander e fornirà una visione complementare della zona di posizionamento della strumentazione.
Un altro esperimento, Rotation and Interior Structure Experiment (RISE), collegato al sistema di comunicazione del lander, sfrutterà l'effetto doppler e le trasmissioni con il Deep Space Network della NASA per misurare con precisione la rotazione del pianeta e potrebbe rivelare se Marte ha un nucleo fuso o solido.
Di seguito uno schema riepilogativo con i dati salienti della missione.
DATE PRINCIPALI
Lancio: marzo 2016
Arrivo su Marte: settembre 2016
Operatività: 720 giorni / 700 sol
Preparazione della strumentazione: 60 sol (+/- 20 sol)
Prima analisi scientifica: ottobre 2016
Volume di dati raccolti per 1 anno marziano: più di 29 Gb (dati sismici processati in 2 settimane; altri dati in 3 mesi)
Fine missione: 18 settembre 2018
OBIETTIVI SCIENTIFICI
Comprendere la formazione e l'evoluzione dei pianeti terrestri attraverso indagini sulla struttura e i processi interni di Marte:
- determinare la dimensione, composizione e stato fisico (liquido / solido) del nucleo
- determinare lo spessore e la struttura della crosta
- determinare la composizione e la struttura del manto
- determinare lo stato termico interno
Determinare l'attuale livello di attività tettonica e tasso di impatto di meteoriti sul pianeta:
- misurare l'ampiezza, la frequenza e distribuzione geografica dell'attività sismica interna
- misurare il tasso di impatti dei meteoriti sulla superficie