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Marta Maineri, Perché noi che facciamo innovazione in Italia stiamo facendo politica

Creato il 07 luglio 2014 da Paolo Ferrario @PFerrario

Cittadini in movimento, che si impegnano per cambiare, che si incontrano per discutere e raccontare e che, a mio parere, stanno facendo politica, almeno se con questa parola, si intende occuparsi del bene di tutti; solo che, lo fanno in un modo assolutamente nuovo.

1) Nessun partito, ma un movimento diffuso che si basa, però, su un sistema valoriale condiviso (più rispetto per l’ambiente, più coesione sociale, più equilibrio economico, più tempo libero, ecc).

2) Nessun ordine dall’alto verso il basso, ma una rete orizzontale. Ogni nodo si muove in autonomia, secondo regole e tempi che gli sono propri, ma comunica e si incontra con altri nodi seguendo temi e proposte che, anche grazie a internet, circolano e crescono (anche se sul far rete si deve lavorare ancora molto).

3) Nessun linguaggio codificato, ma tanti linguaggi diversi che si capiscono su alcuni temi comuni, pur mantenendo le proprie specificità.

4)Nessuna forma di protesta. Non si protesta ma si lavora.Giorno dopo giorno è questa la vera protesta: proposte, azioni, nuovi servizi.

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tutto l’articolo qui: Perché noi che facciamo innovazione in Italia stiamo facendo politica.


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