Uno studio di ricercatori del MIT ha confermato che anche il Pianeta rosso contribuisce a modificare la struttura superficiale degli asteroidi, nonostante Marte sia più piccolo della Terra è abbia meno forza gravitazionale. Il 10% degli asteroidi studiati, infatti, non ha mai transitato vicino al nostro pianeta. Abilità simili potrebbe averle anche Venere.
di Eleonora Ferroni 20/11/2013 14:24Nel 2010, Richard Binzel, professore presso il Massachusetts Institute of Technology, aveva già elaborato una teoria in merito: gli asteroidi che orbitano nella fascia principale degli asteroidi del nostro Sistema solare, situata tra Marte e Giove, sono esposti a radiazioni cosmiche che cambiano la natura chimica delle superfici e rendendole più rossastre nel tempo. Di contro, gli asteroidi che transitano vicino alla Terra vengono sottoposti a sollecitazioni simili a un terremoto, il che li sgretola i tanti frammenti che poi possono anche cadere sul nostro pianeta, sotto forma di meteoriti.
Secondo gli ultimi dati raccolti da Binzel e dalla sua collega Francesca DeMeo, anche Marte può cambiare la conformazione degli asteroidi ad un passaggio ravvicinato. Il team ha misurato le orbite di 60 di questi asteroidi con nuovi “connotati” e ha scoperto che il 10% di questi non ha mai transitato vicino alla Terra. La struttura esterna deve essere stata modificata per forza dall’attrazione gravitazionale di Marte.
La scoperta è in parte sorprendente, dicono gli studiosi, anche perché Marte, è grande solo un terzo della Terra e ha un decimo della sua massa, ed esercita quindi una forza gravitazionale molto minore nei confronti degli oggetti spaziali che vi orbitano attorno. Ciò che fa del Pianeta Rosso un ottimo candidato per diventare un “chirurgo plastico” di asteroidi è la sua particolare posizione nel nostro Sistema solare, in prossimità della cintura di asteroidi, il che aumenta le possibilità di un incontro ravvicinato.
DeMeo ha spulciato il database degli asteroidi creato dall’International Astronomical Union’s Minor Planet Center, che ha catalogato circa 300 mila asteroidi, 10 mila dei quali orbitano vicino alla Terra. Nello studio pubblicato su Icarus, i ricercatori hanno esaminato nello specifico 60 di questi asteroidi, quelli più luminosi, mappandone l’orbita e determinando quale di queste ha intersecato quella di Marte o della Terra. Hanno anche osservato il cambiamento di colore verso il rosso di alcuni di essi.
Ci sono poi anche altre cause del cambiamento degli asteroidi: per esempio il fenomeno chiamato “spin-up”, vale a dire che gli asteroidi aumenta di velocità di rotazione a causa della forte energia del Sole, distruggendo, a volte, la superficie. Si pensa, inoltre, che anche altri pianeti, come Venere, possano avere capacità simili a Marte e alla Terra.
Per saperne di più:
- Leggi lo studio su Icarus: “Mars encounters cause fresh surfaces on some near Earth asteroids“, di Francesca E. DeMeo, Richard P. Binzel e Matthew Lockhart
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni