In questi giorni, molti siti catastrofisti si stanno sbizzarrendo parlando nuovamente di Marte. Come sapete bene, visto anche il grande numero di sonde in orbita e sulla superficie, ci sono tante persone che passano le giornate a sfogliare le foto rese pubbliche dalla NASA per trovare un’evidenza di qualcosa di anomalo sul pianeta rosso. In tal senso, nei mesi scorsi, in rete ci hanno deliziato con tantissime osservazioni fatte su Marte: una moneta, un topo, monoliti, villaggi abbandonati. Ovviamente la fantasia galoppa sempre troppo velocemente.
Questa volta poi, devo dire che si sono veramente superati.
Come anticipato, si sta molto discutendo sulla rete riguardo a delle nuove foto che mostrerebbero delle tracce lasciate sul terreno marziano da pietre che hanno rotolato. Ora, se questo avvenisse sulla Terra, nessuno salterebbe dalla sedia, ma avere una pietra che misteriosamente rotola su Marte e’ una notizia diversa.
Eccovi una delle tante foto che trovate:

Una delle foto della superficie di Marte con l’evidenza del solco
Come vedete, si vede una lunga scia sul terreno, lasciata da quella che potrebbe essere stata una pietra che improvvisamente si sia messa a rotolare. Perche’ questo sarebbe avvenuto? Come potete facilmente immaginare, si e’ subito iniziato a parlare di forme di vita sul pianeta rosso. Addirittura, e purtroppo non sto scherzando, uno dei piu’ seguiti siti complottisti italiani ha parlato di un misterioso Yeti che vivrebbe su Marte. Ecco un estratto del loro articolo:
Alcuni ricercatori e appassionati dicono che si possa trattare delle tracce di una creatura aliena sconosciuta, come un ‘yeti marziano’.
Alcuni ricercatori? Ma dico, stiamo scherzando? Leggendo notizie di questo tipo, mi sorprende veramente come siti di questo tipo possano essere cosi’ seguiti. Ma, a volte, purtroppo, de gustibus non disputandum est.
Cosa ha lasciato questi solchi?
In realta’, la risposta e’ piu’ semplice, ma non meno affascinante, di quella data. Questa strane scie che si vedono sulla superficie di Marte sono lasciate dai cosiddetti “Dust Devil”. Questi altro non sono che turbini di sabbia che si formano sul pianeta e di cui avevamo parlato in questo articolo precedente:
- Tornando di Fuoco in Australia
Come visto, si tratta di fenomeni conosciuti anche sulla Terra e che si formano a causa del gradiente termico che tende a creare piccoli turbini di sabbia e polvere. Il meccanismo di formazione e’ estremamente semplice come riportato anche nell’articolo precedente:

Meccanismo di formazione di un Dust Devil
In tal senso, i dust devil sono molto diversi dai tornado dal momento che questi fenomeni possono avvenire anche in condizioni di cielo perfettamente sereno ed in assenza di nubi.
Ora, i dust devil sono un fenomeno noto e molto frequente anche su Marte. Esistono diverse prove catturate proprio dalle sonde sulla superficie del pianeta, che mostrano il passaggio di questi diavoli di sabbia.
Questa e’ una sequenza di immagini catturate da Spirit nel 2005 e che mostra proprio per intero il passaggio del turbine:

Un dust devil osservato in diretta sulla superficie marziana
Se la sequenza non dovesse essere visibile,basta cliccare per vederla.
Dagli archivi NASA trovate anche altre immagini, tipo questa:

Un dust devil che procede non in linea retta
che addirittura mostrano l’avanzare di un dust devil non in linea retta, ma seguendo una sorta di traiettoria a serpentina.
A questo punto, e’ ovvio come guardando dall’alto la superficie di Marte, si possano trovare con estrema facilita’ i segni lasciati dal passaggio di questi turbini.
Concludendo, i dust devil sono un fenomeno molto noto su Marte e di cui esistono prove fotografiche dirette. Detto questo, e’ del tutto comprensibile vedere segni sulla superficie lasciati dal passaggio di questi turbini. Quello che invece trovo assurdo, anzi scusatemi trovo assurde due cose correlate tra loro, la prima e’ che ci siano siti internet che parlino di Yeti su Marte, mentre la seconda e’ che di fronte all’assurdita’ di queste affermazioni, ci siano tante persone che discutono di questa affermazione. Quest’ultimo punto e’ quello che mi fa maggiormente riflettere!