Magazine Cultura

Martedì 10 ottobre 1967

Creato il 10 ottobre 2013 da Cbneas1968
Martedì 10 ottobre 1967
NAZIONALE
17,30  SEGNALE ORARIO
   TELEGIORNALE
   Edizione del pomeriggio
   GIROTONDO (Petit Maggiora - Formaggino Prealpino - Lines Bros Italiana - Cremifrutto Althea)
   la TV dei ragazzi
17,45  GALASSIA
   Cinegiornale dei ragazzi
   a cura di Giordano Repossi
   Sommario:
   -   Nuove macchine per l'agricoltura
   -   Parco Nazionale di Monte Rainer
   -   Magnete
18,20  URRA', FLIPPER
   Salviamo il dottore
   Telefilm - Regia di Marshall Thompson
   Distr. : M.G.M.
   Int. : Brian Kelly, Luke Halpin, Tommy Norden
   ritorno a casa
   GONG (Telerie Zucchi - Lacca Sissi)
18,45  LE AVVENTURE DI LAURA STORM
   di Leo Chiosso e Camillo Mastrocinque
   con Lauretta Masiero
   Il tredicesimo coltello
   Seconda parte
   Altri interpreti: Aldo Giuffrè, Stefano Sibaldi, Cristiano Minello, Oreste Lionello, Carlo Giuffrè, Brunella Bovo, Isabella Biagini, Franco Volpi, Nuto Navarrini.
   Maestro d'armi Enzo Musumeci Greco
   Delegato alla produzione Andrea Camilleri
   Scene di Maurizio Mammì
   La musica della sigla, I'm looking over a four leaf clover, è eseguita dall'orchestra di Sid Ramin
   Regia di Camillo Mastrocinque
   (Replica)
   ribalta accesa
19,45  TELEGIORNALE SPORT
   TIC-TAC (Panforte Sapori - Prodotti Pelikan - Formaggino Bebè Galbani - Aspichinina - Confezioni Issimo - Zoppas)
   SEGNALE ORARIO
   CRONACHE ITALIANE
   OGGI AL PARLAMENTO
   ARCOBALENO (Calze Malerba - Margarina Foglia d'oro - Birra Dreher - Fornet - Locatelli - Rasoi elettrici Remington)
   PREVISIONI DEL TEMPO
   In studio Nicoletta Orsomando
20,30  TELEGIORNALE
   Edizione della sera
   Direttore Fabiano Fabiani
   CAROSELLO
   (1) Johnson Italiana - (2) Cafè Paulista - (3) Lavatrici Indesit - (4) Dufour - (5) Movil
   I cortometraggi sono stati realizzati da: 1) Recta Film - 2) Delfa Film - 3) Massimo Saraceni - 4) Augusto Ciuffini - 5) General Film
21,00  LA PULCE NELL'ORECCHIO
           Commedia in tre atti di Georges Feydeau
           Traduzione di Ivo Chiesa
           Con Alberto Lionello, Giancarlo Zanetti, Camillo Milli, Eros Pagni, Checco Rissone, Olga Villi, Silvia Monelli.
           Scene e costumi di Gianfranco Padovani
           Regia teatrale di Luigi Squarzina
           Regia televisiva di Piero Turchetti
           (Esecuzione del Teatro Stabile di Genova diretto da Ivo Chiesa e Luigi Squarzina)
23,00  TELEGIORNALE
   Edizione della notte
SECONDO
   TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA
   PER LA ZONA DI BOLZANO
   SENDER BOZEN
   VERSUCHSSENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
20,00  TAGESSCHAU
20,10  DIE HERREN VON MORGEN
   Ceylon
   Bildbericht
   Regie: Peter Schmid
   Prod.: BETA FILM
20,40 - 21,00  FUNKSTREIFE ISAR 12
   Besuch aus Hamburg
   Fernsehkurzfilm
   Regie: Michael Braun
   Prod. : BAVARIA
21,00  SEGNALE ORARIO
   TELEGIORNALE
   Edizione del 2°
21,10  INTERMEZZO (Patatina Pai - Caesar Confezioni - Sis Cavallino Rosso - Ritz Saiwa - Pomodori preparati Althea - Signal)
21,15  CORDIALMENTE
   Settimanale di corrispondenza e dialogo con il pubblico
   a cura di Andrea Barbato e Gian Paolo Cresci
   con la collaborazione di Bartolo Ciccardini
   Presenta Enza Sampò
   Realizzazione di Gian Piero Raveggi
22,15  CHI TI HA DATO LA PATENTE ?
   Auto-quiz a premi
   presentato da Mascia Cantoni
   con la partecipazione di Ric e Gian
   Regia di Francesco Dama
TSI - SVIZZERA
18,30  MINIMONDO
   Trattenimento per i più piccoli condotto da Evy Bernasconi
19,15  TELEGIORNALE   1a edizione
19,20  L'INGLESE ALLA TV
   Walter e Connie cronisti
   Un programma realizzato dalla BBC
   Versione italiana a cura del prof. Jack Zellweger
19,45  TV-SPOT
19,50  CORKI, IL RAGAZZO DEL CIRCO
   Il fratello del col. Jack
   Telefilm - Regia di Robert G. Walker
   Int. : Mickey Braddock, Noah Berry e Robert Lowery
20,15  TV-SPOT
20,20  TELEGIORNALE   Edizione principale
20,35  TV-SPOT
20,40  IL REGIONALE
   Rassegna di avvenimenti della Svizzera Italiana
21,00  AVVENTURE IN MONTAGNA - BELLE E SEBASTIEN
   L'inchiesta
   Racconto sceneggiato interpretato da Medhi, Edmond Beauchamp, Jean Michel Audin, Dominique Blondeau, Maurice Poli e Paloma Matta
   Regia di Cecile Aubry
21,50  BANCO
   Gioco a premi della Televisione romanda
   realizzato da Andrè Roset e Roland Jay
   Regia di Pierre Matteuzzi
22,30  TELEGIORNALE   3a edizione
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La nostra galleria fotografica dedicata alle annunciatrici è stavolta dedicata a un'altra figura atipica, soprattutto nel senso che siamo di fronte a una signorina buonasera che ha prestato la propria opera sia per la RAI che per la TSI. Nata a Genova nel 1939, Graziella Antonioli vince il fondamentale concorso del 1961 (dal quale esce la crème delle nostre presentatrici: Mariolina Cannuli, Rosanna Vaudetti, Maria Grazia Picchetti, Anna Maria Xerry De Caro e altre) ed è destinata alla sede di Milano. Ivi rimane sino al 1968: nel frattempo ecco che un giorno ella, già sposata da anni, viene quasi folgorata da un giovane di origine istriana molto in gamba, che ha fatto di tutto (il calciatore, il pianista jazz, per poco non ha preso la laurea in Fisica) e che adesso lavora nella Redazione Sportiva del TG proprio a Corso Sempione. Quel poliedrico e distinto gentiluomo si chiama Ennio Vitanza... e nasce l'amore. Allora la nostra Graziella che cosa fa ? Per preservare un minimo di privacy e non essere inseguita da paparazzi e giornalisti di rotocalchi (che spesso si soffermano a lungo sullo stato civile delle annunciatrici televisive e sulle loro relazioni sentimentali), prende la decisione di dimettersi dalla RAI e di passare alla TSI...ove proseguirà brillantemente la propria carriera, ormai come Signora Vitanza e comunque all'insegna di una riservatezza forse senza pari nel settore delle ragazze da video (o comunque nate artisticamente sul piccolo schermo).
In questo post ci soffermiamo sui programmi televisivi di martedì 10 ottobre 1967, giornata dal palinsesto assai agile, ma non per questo privo di momenti assai significativi. Anzi, a uno di essi (il programma clou della serata in assoluto) dedicheremo poco più avanti il cuore del nostro intervento. Prima, però, saltando a pie' pari un palinsesto pomeridiano all'insegna delle repliche, c'è una ghiotta curiosità da soddisfare, soprattutto per i patiti della musica pop, e cioè rivedere Mickey Dolenz, l'attuale batterista dei Monkees, il complesso nordamericano sorto per puro caso, negli studi della rete televisiva ABC, per interpretare un telefilm dedicato alle tragicomiche avventure di un gruppo musicale (arriverà in Italia tra un paio d'anni), quando era il piccolo protagonista della serie Corky, il ragazzo del circo, già trasmesso dalla RAI alla fine degli anni Cinquanta e ora ripresentato dalla TSI, e agiva con il nome d'arte di Mickey Braddock . Quella che segue è la sigletta introduttiva del suddetto telefilm:

Altro telefilm di successo, commovente e toccante come non mai, è il transalpino Avventure in montagna - Belle e Sebastien, trasmesso anch'esso dalla RAI (pochissimi mesi prima) e che ripassa in replica ancora sul canale svizzero di lingua italiana. La storia del bambino e del cane che si impegnano in salvataggi nel cuore del versante francese delle Alpi  avrà, molto più avanti, una versione giapponese a cartoni animati, e nel frattempo fa il giro del mondo: Francia, Italia, Svizzera, ma anche Belgio, Canada (sia francofono che anglofono) e Gran Bretagna si appassionano all'intera serie.

Il piccolo attore protagonista, Mehdi, raddoppia la commozione (oltre a suscitare l'inevitabile tenerezza) nei fruitori quando lo si ascolta cantare il motivo conduttore del telefilm, L'oiseau:

Entriamo così nel vivo della serata, con la trasmissione, attesa da molti, di uno degli spettacoli meglio riusciti della precedente stagione teatrale, ripreso direttamente dal vivo a Genova, sulle tavole del palcoscenico. E' una felicissima produzione della coppia Ivo Chiesa - Luigi Squarzina, i nomi cui sono legati gli anni d'oro dello Stabile del capoluogo ligure, imperniata su uno dei testi indubbiamente più famosi del ricco repertorio di commedie scritte da Georges Feydeau, autore francese vissuto tra Otto e Novecento, prolifico soprattutto durante la Belle Epoque, ingiustamente sottovalutato sino al secondo dopoguerra: La pulce nell'orecchio. E' un piacere vedere in scena due formidabili (e oggi assai rimpianti) attori del calibro di Alberto Lionello (nel doppio ruolo del marito presunto fedìfrago e del suo sosia - inserviente d'albergo) e Olga Villi (la sospettosa moglie). Con loro agisce una compagnia piena zeppa di attori noti (Checco Rissone, Camillo Milli) e di altri ancora alle prime armi o quasi, ma destinati a sfondare in seguito, specie in televisione (Giancarlo Zanetti) o al cinema (Eros Pagni).
Dunque, Feydeau è stato scoperto definitivamente dalla critica storiografica teatrale solo intorno al 1947, anche per analizzare se c'era del vero in quanto Marcel Achard aveva affermato, ritenendo il commediografo parigino secondo solo a Molière. Georges Bergner scrisse nel 1958: " Al tempo di Feydeau la borghesia amava ridere, anche a gola spiegata, e senza soffermarsi sule ragioni del suo ridere; ma un certo senso della rispettabilità le impediva di tenere in alta considerazione la gaiezza. Feydeau contribuì a imporre il vaudeville, a elevarlo a genere nobile, facendone il diretto continuatore della farsa medievale e affrancandolo dell'ipoteca della volgarità (...). Regola prima, secondo Feydeau, era il provocare l'incontro di due personaggi che avevano il massimo interesse a sfuggirsi: il loro trovarsi faccia a faccia generava la sorpresa e scatenava gli avvenimenti. Anche gli accessori, gli oggetti necessari all'azione, avevano per Feydeau una primaria importanza: la fatalità, che domina gli avvenimenti e i personaggi delle sue commedie, esplica il suo potere sopratttutto attraverso gli oggetti (Feydeau, nelle note sulla messinscena, oltre alle posizioni degli attori, descriveva minutamente gli oggetti e addirittura il modo di fabbricarli) (...) Feydeau è un tiranno per i suoi personaggi, che fa vivere in un universo speciale privandoli del libero arbitrio: perduto ogni carattere umano essi diventano marionette nelle mani di un demiurgo. In più Feydeau ci mostra, deformato, lo spettacolo del mondo reale, quello dove viviamo, divertendosi a sovrapporgli un suo universo fittizio, sicchè i due universi si confondono talvolta, l'uno più assurdo dell'altro".
(in Enciclopedia dello Spettacolo, vol. V,  Editrice "Le Maschere", Roma, 1958, col. 266)
Aggiungerà Ettore Capriolo in anni più vicini a noi: "I personaggi sono maschere sociali, programmaticamente spogliate di tutto ciò che costituisce la loro individualità psicologica, rese anonime al punto che si potrebbe trapiantarle, con impercettibili adattamenti, da una commedia all'altra. Sono definiti soltanto dalla loro funzione: il seduttore, la tentata, il marito, il parente rispettabile, la donnina allegra, il gaudente, il corteggiatore sfortunato, il ragazzotto tonto, il tizio che viene preso in mezzo ma non c'entra per niente e così via. Li muovono impulsi elementari: aspirano al piacere e al denaro, con un tale egotismo e una tale pertinacia da escludere qualsiasi altro interesse. Sono insomma, come le maschere della Commedia dell'Arte, figure che, pur traendo spunto da individui osservati nella realtà contemporanea, esistono soltanto nel contesto di un teatro puro, fine a se stesso. Erano i tipi di uomini e di donne che Feydeau incontrava nei suoi vagabondaggi notturni nei locali alla moda e che portava poi sulla scena, senza però cercare in alcun modo di scoprire ciò che avevano dentro. Lo interessavano solo i loro comportamenti e per il resto si accontentava di fornire i dati strettamente indispensabili perchè la storia potesse svilupparsi sino alle sue estreme conseguenze".
(in Teatro, vol. IV, De Agostini, Novara, 1991, pag. 190).
Chiosa Enzo Maurri, proprio nell'articolo di lancio della trasmissione di cui qui stiamo parlando: "(...) ogni particolare ha la sua ragione d'essere e nessuna battuta, la più innocente, appare inutile. Chi ne dubita provi a fare un taglio, anche piccolo, in una commedia di Feydeau: è sempre una fatica improba, che rischia di mandare in briciole un mondo costruito con rigorosissima logica. Logica dell'assurdo, s'intende".
(ENZO MAURRI, in Per pigrizia e per debiti - Georges Feydeau, l'autore di "La pulce nell'orecchio", Radiocorriere - TV  n. 41/1967, pag. 77).
  
Non abbiamo mai affrontato prima d'ora, all'interno di un post del nostro blog, un argomento a carattere teatrale in maniera così esauriente: ci sembra giusto colmare qui tale lacuna, senza dimenticare che l'ottobre 1967 sarà ricordato negli annali della RAI - TV per un numero così ricco di teletrasmissioni di commedie e drammi ad altissimo livello qualitativo. Non ci rimane pertanto che invitarvi ad assistere a questo irripetibile, divertente, prezioso documento che, pur non godendo di un audio nitido, è comunque chiara testimonianza dell'indiscutibile bravura di attori mai superati e men che meno eguagliati: ecco quindi a voi La pulce nell'orecchio !
          
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 De La pulce nell'orecchio
e di altri spettacoli teatrali messi in onda dalla RAI nell'ottobre 1967 
si parla in
LUNARIO DEI GIORNI DI TELEdi Cesare Borrometi  La TV degli anni d'oro come non è stata mai narrata
Martedì 10 ottobre 1967
Con il passare degli anni crescono sempre più la nostalgia e l'interesse per la vecchia TV di qualità: appositi canali digitali, siti Internet dedicati, pubblicazioni periodiche, tanto nelle edicole quanto nei negozi specializzati; DVD contenenti, tutte o in parte, storiche trasmissioni di ieri, libri a carattere storico-rievocativo godono di un pubblico scelto, appassionato e spesso anche esigente. Eppure c’era una lacuna da colmare: un almanacco, un lunario che raccogliesse, giorno per giorno, una vasta gamma di programmi di quel periodo d’oro, dal varietà allo sceneggiato, dalla pubblicità all’informazione, dalla TV dei ragazzi al teatro e alla cultura, lo sport e via dicendo. In tutto 366 titoli, uno per ogni giorno dell’anno, scelti in base alla relativa data di trasmissione (o di inizio serie per i programmi a puntate) o ad eventi particolari atti a determinarne il successo, e corredati da schede tecniche, presentazioni e commenti. Questa lacuna viene oggi colmata da Cesare Borrometi, ideatore di una formula che senz’altro cambierà il modo di gestire la storiografia sull’argomento: fermo intendimento dell’autore è di produrre nel tempo ulteriori libri del genere, fornendo all’appassionato, allo studioso e al curioso un panorama il più possibile preciso dei giorni, dei mesi e degli anni che hanno visto sbocciare trasmissioni e personaggi di fama del “piccolo schermo" da riscoprire e rivalutare.
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Sul Secondo Canale è da poco partita l'edizione 1967 - '68 di Cordialmente, la trasmissione che si spinge, dietro le richieste dei telespettatori, verso tematiche sociali di rilievo, ma senza esagerare in spregiudicatezza (e forse per questo, invece, si esagera in fatto di autocensura: è il caso di uno dei servizi in onda quella sera, dedicato alle adozioni dei bambini e criticato in modo asperrimo da molti giornali dell'indomani per il grave difetto di non aver analizzato l'assai delicato argomento con adeguata profondità). Enza Sampò aspetta un altro bambino e quindi dovrà prestissmo cedere il posto di conduttrice a Gabriella Farinon. C'è qualcosa di nuovo anche nella confezione del programma, con l'introduzione di una canzone-sigla finale, scritta da Mimma Gàspari, Carlo Lanati e Marcello Marrocchi e interpretata da Ornella Vanoni:

E' stato ritenuto da molti telespettatori il programma più idiota dell'estate (i posteri, invece, garantiranno che si vedrà anche di peggio nel contesto dell'intrattenimento televisivo a premi), malgrado l'abbinamento a Italia Nostra e alla pur encomiabile opera di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, attraverso il piccolo schermo, sulla salvaguardia del patrimonio ambientale e artistico del nostro Paese, vittima di una generale trascuratezza. Non dimentichiamoci che proprio nel 1967 si fa strada in Italia l'ecologia, o meglio, si parla da allora più costantemente di inquinamento, di difesa della natura, di monumenti da salvare. Comunque, tornando alla nostra trasmissione, essa è una gara a premi, ideata da Enrico Vaime, sul codice della strada: presenta la sensuale Mascia Cantoni (che poi si sistemerà definitivamente in Svizzera, proprio come la succitata Graziella Antonioli), mentre le scenette comiche sono affidate agli emergenti Riccardo Miniggio, torinese, e Gian Fabio Fosco, genovese, già apparso a sorpresa in TV nel 1959, sostituendo il collega Claudio D'Amelio nella versione de I manezzi pe' maja na figgia di Bacigalupo, cavallo di battaglia di Gilberto Govi. Tra un giochetto e l'altro, ecco alcuni ospiti canori, il più autorevole dei quali è il grande Sergio Endrigo, che interpreta la sua ultima incisione a 45 giri, un attacco alla retorica buonista già allora presente in certi media dal titolo Perchè non dormi, fratello ?

Sigla conclusiva di ogni puntata, invece, è un motivo di Antoine (lato B di Cannella) per il quale Herbert Pagani ha preparato due testi italiani differenti, entrambi regolarmente incisi: in quello più noto, scelto appunto per questo programma televisivo, si parla dei problemi del traffico nelle grandi città e proprio sul finire viene detta chiaramente la fatidica frase Chi ti ha dato la patente ? Vogliate quindi ascoltare con noi Un caso di follia:

Qui finisce la nostra rassegna sulla TV del 10 ottobre 1967. Vi ringraziamo di cuore per la cortese attenzione e vi salutiamo caramente come sempre. Torneremo a voi senz'altro fra qualche giorno, per cui...
...a presto !  !  !
CBNeas

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