Se avete intenzione di visitare Londra, e non ci siete mai stati, NON leggete questo libro. Se invece volete conoscere una realtà diversa da quella di Piccadilly Circus, ecco il libro che fa per voi: un Charles Dickens rovesciato, il caro vecchio Martin Amis, alla ricerca dell’essenza della vita che si conduce nelle periferia in cui la Greater London mostra i suoi lati peggiori!
Martin Amis, Lionel Asbo, Einaudi
Ecco Lionel Asbo. Visto da certe angolazioni potrebbe ricordarvi l’attaccante Wayne Rooney, il fenomeno della nazionale inglese e del Manchester United: lo stesso sorriso a denti larghi, la stessa corporatura non molto alta, non molto grassa, ma molto ben piazzata. Di diverso ha una propensione alla violenza in tutte le sue forme e dolorose varietà e un dottorato guadagnato sulla strada in Volgarità e Diritto penale (e se di questa scienza è diventato esperto entrando e uscendo di prigione, per le più creative sconcezze ha proprio un talento naturale). E poi c’è Desmond, l’amato nipotino di “zio Li”, un quindicenne che solo perché in grado di scrivere – ma senza pretendere correttezza grammaticale (il più grande mistero: il punto e virgola) – viene considerato dal resto della famiglia un estenuato poeta decadente e a cui Lionel ama dispensare consigli ricchi di saggezza e matura responsabilità per riportarlo sulla retta via: “Perché non te ne vai in giro a sfasciare qualche vetrina? Oppure vattene a casa e guardati un porno come si deve”. Des forse verrebbe visto in un’altra luce se sapessero che ha una relazione sessuale con sua nonna, una vecchia di… 39 anni. Insomma: questa è solo la situazione iniziale, il contesto in cui si innesca – complice anche una lotteria – una storia di incredibile, grottesco umorismo che farà del rozzo, violento, omicida Lionel Asbo l’uomo più ricco, paparazzato, chiacchierato, inseguito, desiderato della nazione.